Per James Atkinson, «la compagnia non riesce a rimpiazzare i piloti allo stesso ritmo con cui loro lasciano»
DUBLINO - Ryanair non riesce a far fronte alle continue dimissioni dei suoi piloti che, scontenti di come vengono trattati, preferiscono lasciare pur di non sottostare alle rigide regole della compagnia low cost: è questo, secondo un ex pilota del vettore irlandese - James Atkinson - il vero motivo all'origine della decisione di cancellare migliaia di voli.
In un articolo pubblicato oggi dal quotidiano britannico "Guardian", Atkinson, che ha pilotato aerei Ryanair dal 2006 al 2014 e adesso lavora per una compagnia cinese, scrive tra l'altro: «C'è un problema di fondo alla Ryanair, cioè semplicemente la compagnia non riesce a rimpiazzare i piloti allo stesso ritmo con cui loro lasciano. Il capo della società, Michael O'Leary, insulta pubblicamente i piloti e la sua politica è sempre stata quella di respingere qualsiasi tentativo di raggiungere un contratto collettivo» di lavoro.
Per questo, osserva, «la stima attuale secondo cui oltre 700 piloti della Ryanair hanno lasciato la compagnia aerea nell'ultimo anno fiscale non mi sorprende». La strategia usata dal vettore per «controllare» i propri dipendenti si basa su «tattiche molto antiche di dividi e conquista - prosegue Atkinson -, mantenendo diversi contratti, e perfino metodi di assunzione, tra il personale che svolge le stesse mansioni».