Papageno: in nome dei figli e dei futuri padri
«L’affido congiunto alternato con tempo paritetico dei figli di due genitori separati, e il conseguente mantenimento diretto, rappresenta il reale "bene del minore"». Parla Vittorio Vezzetti, pediatra di Varese invitato da Papageno a Chiasso a fine gennaio per presentare una conferenza sul tema della bigenitorialità. "Nel nome dei figli" questo il titolo della serata e anche il titolo del suo libro recentemente pubblicato in Italia. Assente la quasi totalità degli addetti ai lavori, presidenti di tutorie, tutori, avvocati, giudici, pretori, ecc.; presente il pretore avv. Matteo Pedrotti, il quale segue assiduamente le conferenze dedicate ai temi che assillano la famiglia contemporanea: separazioni e genitorialità.
Il disagio dei minori
La conferenza ha avuto il pregio di esporre con grande lucidità il disagio dei minori di coppie separate. Finalmente si è visto e sentito qualcuno in grado di dare una chiara e precisa definizione di "bene del minore". E’ sintomatico che questa definizione non sia venuta da un politico o da un giurista ma da un medico pediatra. In base a quali conoscenze teoriche o esperienze professionali i nostri avvocati possono stabilire cosa è da intendersi con "bene dei minori"? Quando poi personaggi competenti si permettono di interferire nelle sonnolenti ed insipienti prassi dei tribunali, apriti cielo!
Le udienze in aula
Dati alla mano, il dottor Vezzetti ha tolto di mezzo molti tabu che governano leggi e giurisprudenza nel nostro Diritto (si fa per dire!) di famiglia. L’oratore ha fatto un elenco tragico, ma a tratti anche tragicomico, di ordinarie udienze in tribunale. Con passione ed un pizzico di umorismo ha raccontato di sentenze prefabbricate redatte ancor prima che la causa di separazione iniziasse, di come per il bene dei figli si metta alla porta di casa (abitazione coniugale) il padre e addirittura si autorizzi il trasferimento dei figli a mille km di distanza dal papà concedendogli, di conseguenza, un misero diritto di visita d’alcune ore e solo ogni due settimane!!! Cose che succedono in Italia, in mezza Europa ed anche da noi. Tuttavia in Europa esistono nazioni nelle quali si può anche divorziare con una sola udienza in pretura (nel 93% dei casi in Svezia). In molti paesi del mondo l’affido condiviso è la regola. La ricerca scientifica ha dimostrato che la perdita del genitore paterno arreca ai figli (orfani di padre vivo) danni di natura profonda e non di rado irreversibili: un esempio su tutti, si sa che l’80% dei criminali è cresciuto senza padre.
La famiglia
Ancora oggi si finge di non rammentare che per allevare al meglio i figli, la famiglia con due genitori è l’ambiente incomparabilmente migliore. Una volta le cosiddette "monoparentali" erano, assai diversamente da oggi, costituite da vedove e orfani… nel nostro tempo invece… da figli affidati ad un solo genitore, in maniera schiacciante, e non è un caso (s)fortuito, alla madre. Il tempo di coabitazione con i figli è determinante per lo sviluppo psichico della prole. Meno padre, più danni per i figli! E più danni per l’intera comunità di domani! Del resto, l’incremento della violenza giovanile, specialmente in questi carnevaleschi giorni, è documentata sulle pagine di tutti i nostri giornali!
"Si è padri anche da separati". Questa fu la prima frase che un’avvocatessa disse ad un padre per addolcire la pillola del suo allontanamento dai figli. La seconda frase recitava pressappoco così: "Trascorrere poco tempo coi figli, ma di qualità". Sono frasi ricorrenti, stereotipi, banalità, che vorrebbero addirittura tappare il sole con un dito. Quanti crimini nel nome del "bene dei minori"! Perché al padre dovrebbe importare solamente la "qualità", mentre alla madre ed ai figli anche la "quantità"?
Padre=bancomat
Con quali mezzi e strumenti un padre separato, ridotto oggi dalla vergognosa giurisprudenza attuale a "padre bancomat", può ancora compensare influssi, forze, il "bombardamento" educativo e soprattutto diseducativo dei numerosi attori che gravitano attorno ai figli? Nessuno! Allora non meravigliamoci se, cresciuti con la metà di quel che hanno bisogno, risulteranno poi la metà di quel che avrebbero potuto essere!
Il Vezzetti si e ci chiede: Arriverà presto il giorno in cui i figli si costituiranno parte civile contro i tribunali che hanno allontanato il padre dalla loro vita? E noi ci chiediamo: A quando l’affido condiviso? A quando i tempi paritetici coi nostri ragazzi? Quando i Politici e i Giudici restituiranno il padre ai nostri figli? Nella Neue Zürcher Zeitung del 25 dicembre scorso si leggeva un’intervista alla giornalista "mammablogista" Binzwanger. La celebre giornalista affermava che in futuro ci sarà ancora qualche famiglia tradizionale, ma che per i figli non è importante se uno o due genitori si occupano della loro educazione. A parere della nostra esperta, in futuro sarà sufficiente far vivere i giovani in un ambiente "stabile". Cosa significhi non ci è dato a sapere, però di certo per la Binzwanger la famiglia è elemento superfluo e già morto. Molta leggerezza e superficialità anche nella stampa!
La scienza e i tribunali
La scienza fatica ad entrare nei tribunali afferma il Vezzetti. Si può osservare una lampante incomunicabilità tra il mondo scientifico e il mondo del diritto. Cita l’esempio della PAS (sindrome da alienazione parentale): per i nostri tribunali, come pure per l’avvocato Forni - noto divorzista nostrano nonché presidente di tutoria - la PAS non esiste. Quante sentenze hanno condannato un genitore alienante? In Ticino zero! Oggi si sa che di PAS ci si ammala eccome: lesioni cerebrali, difficoltà di apprendimento, comportamento violento, incapacità empatica e via discorrendo. Senza voler parlare di droga, dipendenze e suicidi.
La bigenitorialità
Parlando di emancipazione femminile, l’oratore ha affermato che la bigenitorialità non è una conquista dei padri, bensì di donne emancipate le quali vogliono crescere i figli con accanto una figura maschile di riferimento. Non si può che scrollare il capo se si pensa che la Consigliera federale Sommaruga ci presenta l’autorità parentale congiunta come la grande conquista (concessione al maschio) nel diritto di famiglia. Nel vecchio continente siamo gli ultimi ad ottenerla! Non siamo invece all’avanguardia nella capacità di distruggere la famiglia e le nuove generazioni? Se insistiamo a non riconoscere le necessità affettive, psicologiche e sociali dei figli, se per adeguarsi ai tempi il nostro paese non volge lo sguardo verso paesi come la Svezia o la Francia nella quale il divorzio esiste da ben più di 200 anni, l’unica via che ci rimane è la pratica della prostituzione per l’appagamento sessuale, e gli asili nido e i collegi di Stato per crescere ed educare i figli al posto dei genitori.
La moda femminile
Il Vezzetti ha criticato anche la moda femminile di allontanare il padre accusandolo di violenza sessuale nei confronti dei figli e aggiunge: è tragico sapere che per i figli non abusati le conseguenze sono pari a quelle degli abusati! Se si pensa che nel 98% dei casi si tratta di false accuse, che codeste madri rimangono impunite, che operatori sociali nel nostro cantone affermano che la lotta alla pedofilia si deve fare a tappeto purché si possa incarcerare il 2% dei casi denunciati, ci si può solo mettere le mani nei capelli. L’operazione è riuscita, ma il paziente è morto!
La riflessione
Gli spunti di riflessione sono stati innumerevoli e spumeggianti. Il Dr Vezzetti ci ha concesso di filmare la conferenza e Papageno vi ripropone per intero l’imperdibile conferenza su internet: www.youtube.com/papagenotv ( per leggere l’articolo con documentazione annessa, inserire in "Cerca nel sito" di www.papagenonews.ch il codice xyz13 ) Per chiudere la conferenza il pediatra varesino ha citato una commovente frase, e con questa desideriamo pure concludere il nostro breve resoconto: "Beato quel genitore i cui figli corrono tra le sue braccia anche quando le mani sono vuote!".
Contatti: info@papagenonews.ch Tel 079 - 240 40 51 & 376 83 39