Nel terzo trimestre di quest’anno, il Ticino ha registrato un calo dell'1,3% nel numero di lavoratori frontalieri rispetto allo stesso periodo del 2023, portando il totale a 79.303. Questo dato distingue il cantone come l'unica regione svizzera in controtendenza rispetto al trend nazionale. A livello svizzero, infatti, il numero di frontalieri è aumentato del 2,4% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso e dello 0,7% rispetto a giugno 2024. Complessivamente, a fine settembre, la Svizzera contava 403.243 lavoratori frontalieri, secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica e le informazioni riportate dalla RSI.
A livello nazionale, più della metà dei frontalieri (57,4%) proviene dalla Francia, seguiti dagli italiani (23%) e dai tedeschi (16,4%).
Analisi dei dati e delle tendenze
Analizzando i dati sui Paesi d’origine, si nota che i frontalieri italiani, pari a 92.792 lavoratori, sono diminuiti rispetto al 2023, così come quelli austriaci. Al contrario, il settore economico primario ha registrato la crescita più significativa su base annua (+6,7%), anche se rappresenta meno dell'1% del totale dei lavoratori frontalieri.
Il settore terziario continua a dominare il mercato del lavoro dei frontalieri, coprendo oltre due terzi dei posti complessivi, con una crescita superiore rispetto al settore secondario, che include l’industria. Questi dati evidenziano la specificità del Ticino, che si differenzia notevolmente dalle altre regioni svizzere. Nonostante la contrazione dei frontalieri, l’occupazione in Ticino continua a crescere a un ritmo del 3,5%.
Fattori di riduzione e dinamiche fiscali
La diminuzione dei lavoratori frontalieri in Ticino potrebbe essere attribuita non solo a dinamiche economiche locali, ma anche ai nuovi accordi fiscali tra Italia e Svizzera, entrati in vigore nel 2023. Dal 1° gennaio, la Svizzera trattiene l’80% dell’imposta alla fonte per i nuovi frontalieri (assunti dopo il 17 luglio 2023), i quali sono tassati anche in Italia per evitare la doppia imposizione. Questa modifica ha reso meno conveniente lavorare oltre confine e ha contribuito alla prima diminuzione del numero di frontalieri dopo anni di crescita costante.
Conclusione
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