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#NOISIAMOILFUTURO«Offriamo una ricarica ultrarapida»

30.08.24 - 11:00
Credit: BTRY
Le innovative batterie di BTRY sono pieghevoli e spesse solo pochi millimetri.
Le innovative batterie di BTRY sono pieghevoli e spesse solo pochi millimetri.
«Offriamo una ricarica ultrarapida»
La start-up zurighese BTRY ha sviluppato una batteria innovativa: più sicura, più sostenibile e ricaricabile più velocemente. Presto potrebbe diventare lo standard.

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

In breve

    • La start-up zurighese BTRY ha sviluppato una batteria innovativa: più sicura, più sostenibile e ricaricabile più velocemente di tutti gli altri prodotti disponibili attualmente sul mercato.
    • Più sicura e ricaricabile più velocemente poiché all’interno non si trovano componenti liquide bensì strati ultrasottili di materiali solidi.
    • Più sostenibile poiché la batteria è composta da una quantità minore di sostanze tossiche e ha una maggiore durata di vita.
    • Può essere ricaricata in un minuto e può essere utilizzata per l’elettronica di intrattenimento ma anche per l’esplorazione dell’universo.

Intervista: Adrian Schräder

Due ricercatori del Laboratorio federale svizzero per la scienza e la tecnologia dei materiali Empa sono al lavoro per rivoluzionare la tecnologia delle batterie: Moritz Futscher e Abdessalem Aribia, sotto il nome di BTRY, hanno sviluppato una batteria sottile quanto un foglio di carta.

La vostra start-up BTRY è al centro dell’attenzione. Qual è il motivo?
Moritz Futscher (MF): Oggigiorno utilizziamo principalmente due tipi di batterie. Le prime sono quelle agli ioni di litio: possono immagazzinare molta energia ma la ricarica richiede parecchio tempo. Sono necessari una ventina di minuti per renderle di nuovo utilizzabili. Dall’altra parte abbiamo i supercondensatori: possono essere ricaricati in pochi secondi ma immagazzinano solo poca energia. Con i nostri prodotti, vogliamo unire entrambe le qualità.

Come ci riuscite?
Abdessalem Aribia (AA): Puntiamo su uno strato di materiali ultrasottile ed evitiamo i liquidi. Le batterie odierne contengono sempre componenti liquide. Sono costituite da un anodo e un catodo ossia da due strati che sono necessari per l’immagazzinamento dell’energia. Un elettrolita liquido fa sì che gli ioni possano fluire da una parte all’altra. L’elettrolita è però sensibile alla temperatura e può prendere fuoco. Abbiamo quindi sostituito il liquido con un solido. Questo garantisce una migliore sicurezza e una maggiore densità di energia.

Una cosa l’ho imparata: i liquidi sono conduttori migliori. Come si può ottenere lo stesso risultato con un solido?
AA:
Utilizzando i metodi di produzione impiegati nella costruzione di chip per i computer o in altri settori industriali. Ciò significa sfruttare strati ultrasottili dello spessore di pochi millesimi di millimetro. In questi ordini di grandezza è possibile forzare il passaggio degli ioni anche se le componenti sono solide.

A che punto siete attualmente?
MF:
Nel bel mezzo dello sviluppo del prodotto, nella scalabilità. Negli ultimi sei mesi abbiamo aumentato le quantità di mille volte e la velocità di produzione di dieci volte. Attualmente vendiamo i primi prototipi ad altri produttori di batterie.

In che settori verranno impiegate le vostre batterie?
MF:
Sono particolarmente indicate per gli utilizzi che richiedono al contempo energia e potenza. Attualmente le utilizziamo per i sensori. In futuro, grazie alla rapida velocità di ricarica, si potrebbe pensare anche ad apparecchi medici impiantati. E infine puntiamo all’industria dell’intrattenimento: telefoni, laptop, orologi.

E l’industria automobilistica?
MF: È certamente un mercato interessante ma anche molto ambito. La maggior parte delle industrie per la produzione delle batterie punta proprio alle auto.

Quindi la evitate per questioni tattiche?
MF: Sì. Le batterie per automobili sono orientate al prezzo. Sono una parte significativa del prezzo dell’automobile. Noi cerchiamo invece attualmente utilizzi per cui il prezzo della batteria sia solo una parte infinitesimale rispetto al prezzo del prodotto.

E per quanto riguarda la sostenibilità dei vostri prodotti?
AA:
È ottima, direi! Abbiamo due grandi vantaggi: da una parte, le batterie costruite con la nostra tecnologia durano fino a dieci volte di più rispetto alle classiche batterie, il che significa che devono essere sostituite molto meno spesso. Inoltre, sfruttiamo processi di produzione sostenibili ed evitiamo l’uso di solventi tossici.

Non siete gli unici a svolgere ricerche per sviluppare nuove tecnologie per le batterie. Unbound Potential, una start-up di Thalwil, ritiene di avere scoperto un elemento essenziale per lo scambio energetico. Lavora però ancora con elementi liquidi. Chi è in vantaggio?
AA: Speriamo entrambe! Ritengo che l’innovazione tecnologica sia importante per la Svizzera e che occorra collaborare per non restare indietro. Inoltre, le nostre batterie e quelle di Unbound Potential mirano a due utilizzi differenti. Per l’elettronica portatile e i sensori, la nostra tecnologia offre chiari vantaggi. Se invece sono necessari grandi batterie che non devono essere spostate, la tecnologia di Unbound Potential è più adatta e vantaggiosa anche a livello di prezzo.

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COMMENTI
 

Ala 2 sett fa su tio
Domanda intelligente di TIO: le batterie saranno usate anche in futuro? 🤣🤣🤣

fapio 2 sett fa su tio
Risposta a Ala
Davvero, che livello… 🤣🤣🤣

francox 2 sett fa su tio
Se è vero sarà da Nobel. Wow!

sWiSs_PiRaTe 2 sett fa su tio
Che arrivino al più presto per gli smartphones...