L'applicazione per il tracciamento del coronavirus funziona solo con i sistemi operativi iOS più recenti.
Chi ha un iPhone 6 o un modello precedente non può essere monitorato.
BERNA - Oggi è stata lanciata l'app SwissCovid, che ha lo scopo di monitorare il tracciamento dei contagi di Covid-19 in Svizzera. Riscontrando subito un buon successo, come conferma il portavoce dell'UFSP Daniel Dauwalder: «Finora l'hanno scaricata oltre 300'000 persone». Una popolazione comparabile a quella ticinese.
Tuttavia, l'app ha un difetto. Sebbene sia importante che il maggior numero possibile di persone la installi, non è accessibile a tutti. L'app SwissCovid utilizza infatti la nuova interfaccia bluetooth di Apple, disponibile solo con iOS 13.5 e successivi. In altre parole, se si desidera utilizzare l'app, è necessario disporre del sistema operativo più recente, lanciato il 20 maggio.
Non per tutti - Il problema è che non tutti desiderano scaricare gli ultimi aggiornamenti - perché consumano più batteria e modificano le funzionalità del telefono - oppure hanno un modello di telefono che supporta i sistemi operativi lanciati di recente. Chiunque utilizzi un iPhone 6 (o un modello precedente) non può quindi installare l'app. Secondo le stime degli esperti, si tratta di quasi il 20% dei possessori di smartphone in Svizzera.
Il problema sono gli scettici - «In media gli svizzeri acquistano un nuovo smartphone ogni tre anni», ha affermato a 20 Minuten Jean-Claude Frick, esperto di telecomunicazioni di Comparis. Secondo Frick, comunque, non è così cruciale che uno su cinque non possa scaricare l'app: «Non credo che l'app verrà scaricata dal numero di persone necessario affinché sia uno strumento efficace». «Il 40% degli svizzeri è ad esempio preoccupato per la sicurezza dei dati e quindi molto probabilmente eviterà di scaricare l'app», sottolinea Frick.