Dopo diversi giorni di tregua, il maltempo è tornato in tutta la Svizzera. E le previsioni non mostrano miglioramenti
Il meteorologo Marco Gaia: «La variabilità tipica della regione alpina fa sì che ci possa essere una stagione estiva con temperature al di sotto della norma e piogge»
BERNA / LOCARNO - Dopo l'ondata di maltempo che ha colpito la Svizzera (e non solo) nelle scorse settimane, i rovesci temporaleschi hanno dato qualche giorno di tregua. Ma nel corso di questo weekend sono tornati (nei cieli sono stati contati oltre 27'000 fulmini soltanto sabato pomeriggio), con quantitativi notevoli. Basti pensare che nella serata di sabato nel comune di Appenzello in dieci minuti sono caduti 33,2 millimetri di pioggia, uno dei valori massimi mai registrati nel paese in un così breve lasso di tempo, come segnalato su Twitter da SRF Meteo.
E non sono mancati i disagi, dovuti alla grandine (è arrivata anche nel Locarnese), come pure a smottamenti e cadute di alberi. Fenomeni, questi ultimi, che hanno tra l'altro reso necessaria l'interruzione di alcune linee ferroviarie nella Svizzera centrale. Gli automobilisti hanno invece dovuto fare i conti con carreggiate autostradali allagate (per esempio lungo l'A4) o imbiancate dalla grandine (allo svincolo di Uznach sull'A3, dove taluni hanno preso la pala per liberare il campo stradale).
L'estate dei bagni è forse finita con largo anticipo? Forse sì, secondo Marco Gaia di MeteoSvizzera: «Le prime prospettive che abbiamo per l'inizio del mese di agosto non danno dei segnali di un netto miglioramento della situazione» spiega l'esperto. Insomma, verosimilmente anche nelle prossime settimane in Svizzera dovremo convivere con «una variabilità meteorologica molto forte, regolari passaggi di perturbazioni temporalesche, con conseguenti precipitazioni intense, grandinate, raffiche di vento e anche temperature al di sotto delle aspettative».
Si tratta forse di un'estate fuori dalla norma? Il meteorologo ricorda che, in tempi recenti, non è la prima volta che si registra una stagione estiva «fredda». Per esempio c'è stata quella del 2014, quando a luglio sembrava che fosse novembre. «La variabilità tipica della regione alpina fa sì che ci possa essere un'estate con temperature al di sotto della norma e piogge» afferma.
Per quanto riguarda le previsioni dei prossimi giorni, dovremo ancora fare i conti con aria umida e una situazione instabile in tutta la Svizzera. Poi lentamente - «sottolineo: lentamente» - la tendenza temporalesca tenderà a diminuire, conclude Gaia.