L'ex banca più grande della Svizzera è in preda a una grave crisi, diversi clienti cercano riparo altrove
ZURIGO - Non passa giorno senza che l'ex banca più grande della Svizzera faccia notizia. È fatto noto che Credit Suisse stia vivendo, per sua stessa ammissione un «momento critico», colpita com'è da perdite miliardarie e gravi scandali, come quelli di Archegos e Greensill.
Ad accentuare la contingenza sfavorevole vi è ora anche la fuga di clienti, a quanto pare stufi delle crisi che hanno scosso l'istituto per diversi mesi. Stando alla "Handelszeitung" si vanno moltiplicando le aperture di nuovi conti presso altre banche.
A sfregarsi le mani sarebbero gli istituti cantonali. Un esempio? La Zürcher Kantonalbank (ZKB) sta ricevendo così tante richieste per l'apertura di nuovi conti da avere il sistema intasato. A segnalarlo è stato proprio un cliente che presso di loro ha appena aperto un conto corrente. Le difficoltà sono state confermate e giustificate con l'arrivo di molti «correntisti di una banca specifica», tali da generare ritardi nell'apertura di nuovi conti. Anche la Banca cantonale bernese (BEKB) ha rilasciato dichiarazioni simili.
Un direttore di un'altra banca cantonale ammette ufficiosamente che molti clienti del Credit Suisse sono attualmente alla ricerca di un'alternativa e stanno trasferendo i loro averi presso altre banche. Sono soprattutto persone facoltose con fortune superiori a 100.000 franchi che "abbandonano la nave". Contattato al telefono, l'ufficio stampa dell’istituto bancario non rilascia dichiarazioni in merito.
Anche in Ticino il settore parrebbe essere in subbuglio, con diversi correntisti di Credit Suisse in cerca di porti sicuri presso altri lidi.