Trenord risponde alle critiche dopo i disagi causati a migliaia di frontalieri. «Nessuna beffa e nessuna sorpresa».
COMO - I nuovi treni italiani “Caravaggio” a due piani non possono arrivare a Chiasso. La ragione? I convogli di Trenord sono troppo alti per attraversare le gallerie lungo il confine. Una polemica scoppiata giovedì scorso quando, a causa di un guasto a un treno regolare, la società italiana ha impiegato i nuovi treni per la tratta. Una scelta che ha obbligato migliaia di frontalieri a scendere a Como e prendere un Tilo per raggiungere il Ticino.
L'imprevisto ha sollevato non poche polemiche. Ieri è giunta la risposta ufficiale di Trenord che ha cercato di scaricare le sue responsabilità: non sono i treni troppo alti, ma le gallerie basse. «Nessuna beffa e nessuna sorpresa per il nuovo Caravaggio “troppo grande” per passare nella galleria che collega Como a Chiasso. Il modernissimo treno, acquistato da Regione Lombardia per il servizio regionale, è stato concepito innanzitutto per le linee suburbane che collegano le province lombarde all’area metropolitana. La suburbana S11 Como-Milano-Rho è una di queste e richiede convogli ad alta capienza. Va da sé quindi che non il treno, ma è la galleria di Chiasso ad essere inadeguata alle esigenze dell’alta domanda di mobilità ferroviaria espressa dai territori lombardi».
Trenord ha spiegato inoltre che al momento «non risulta l’esistenza di piani di adeguamento della stessa galleria da parte dei gestori dell’infrastruttura ferroviaria». Era quindi già previsto che i convogli della linea S11 che collega l'Italia a Chiasso si fermino alla stazione di Como.
I disagi riscontrati giovedì scorso non sono quindi destinati a sparire. Anzi, potrebbero diventare presto la regola. Quando i convogli vecchi spariranno, la linea S11 dovrà infatti fermarsi sempre a Como San Giovanni. «Già oggi, in ogni caso, le relazioni tra Como e il Canton Ticino sono assicurate da tre corse regionali transfrontaliere ogni ora».