Il giovane filo nazista, che ha ferito un coetaneo con un coltello, avrebbe precedenti. Fa parte della Crew 38, sezione ticinese di sostenitori della razza bianca
LOCARNO – Non si tratterebbe di un caso isolato. Il giovane filo nazista che, nella notte tra venerdì e sabato, in Piazza Grande a Locarno, ha ferito lievemente con un coltello un altro ragazzo avrebbe fior di precedenti. Fatti, è bene precisarlo, che non sono stati confermati dal Ministero Pubblico. A suo carico non risulterebbero denunce. Ma, stando a testimonianze raccolte nell'ambiente giovanile, sembra che il giovane di Biasca avrebbe già malmenato persone in altre occasioni.
La legge del terrore – Sul suo coltello, la svastica e il saluto alla vittoria nazista. Anche su questo dettaglio, il Ministero Pubblico pare non essere ancora informato. L'inchiesta penale è in corso. Ma sono le voci di chi frequenta la vita notturna a riportare scenari da brivido. Quelle legate a un ragazzo che, col suo gruppetto di filo nazisti, detterebbe legge nella regione. Facendosi rispettare a modo suo. E seminando una sorta di terrore. Tanto che qualcuno, in passato, pur avendo avuto i pretesti per farlo, non lo ha denunciato. Per paura. Per il timore di avere ritorsioni dal resto della banda.
L'avvocato – Dopo una quarantina di minuti dai fatti (erano circa le due di notte), l'avvocato di famiglia del ragazzo era già a Locarno. Dettaglio singolare, notato da diversi presenti. Come mai tanta tempestività, per un fatto che, ed è lo stesso Ministero Pubblico a sostenerlo, non ha avuto conseguenze particolarmente gravi?
Sostenitori della supremazia della razza bianca – L'alterco dello scorso weekend non avrebbe fondamenta politiche. I due protagonisti della lite avevano, entrambi, un elevato tasso alcolemico. Questo sembra essere uno dei pochi aspetti chiari. Ma cosa ci faceva questo ragazzo con un coltello a farfalla in tasca? Sui social network il giovane non nasconde le sue simpatie per gli ambienti di estrema destra. Assieme ad altre due persone, farebbe parte della Crew 38, la sezione "ticinese" degli Hammerskins, grandi sostenitori della supremazia della razza bianca. Al momento, la vittima non ha ancora sporto denuncia nei suoi confronti. È partita solo la denuncia d'ufficio, avviata dalle autorità. Una procedura d'obbligo in questi casi. Non starà, per caso, vincendo ancora una volta la paura?