Il ritorno di Zeo: "Ecco il mio disco, ed ecco a chi non devo dire grazie"

LUGANO - È uscito in questi giorni nei negozi di dischi "Questa vita", il nuovo singolo di Zeo, prodotto dalla B&G Entertainment e dalla Setticlavio Edizioni. Il cantante bellinzonese ritorna quindi sulla scena musicale a quasi due anni di distanza da "Annalisa", canzone che gli ha portato fortuna facendolo conoscere al grande pubblico ticinese.
Lo abbiamo visto di recente nella fiction della Tsi "L'avvocato", nelle insolite veste di attore. Ma il suo grande amore resta la musica e dopo non poche fatiche il ragazzo ""sognatore, estroverso, lunatico, imprevedibile, altruista" come si definisce sul suo sito, è riuscito a realizzare un nuovo singolo.
Lo abbiamo incontrato per conoscerlo e per parlare del suo nuovo disco.
È il tuo quarto disco. Di cosa parla "Questa vita"?
"È un brano che arriva dopo due anni di assenza dal mondo musicale e in un certo senso è figlio della rabbia per non aver avuto la possibilità - per colpa di situazioni indipendenti dalla mia volontà - di realizzare un disco. Con la crisi musicale che c'è oggi, non è facile che una casa discografica scommetti su un giovane cantante e per lo più sconosciuto. La fortuna che ho avuto è che la B&G (la casa discografica di Behgjet Pacolli, n.d.r), malgrado le cose che si dicono sul suo conto, ha creduto in me e mi ha dato l'occasione di realizzare questo singolo. La canzone ha una buona dose di ottimismo, è un po' uno sguardo sulla vita che nonostante possa apparire difficile, alla fine c'è sempre la possibilità di un riscatto e come dico nella canzone "domani un nuovo sole sorge" e tutto può sistemarsi".
E la tua vita invece com'è?
"Simile a quella di tanti ragazzi giovani come me. Di sera si va in giro, nel tempo libero scrivo le mie canzoni con un amico e lavoro all'album che ho intenzione di fare uscire entro la fine dell'anno. Una vita normalissima, nella quale c'è sempre il desiderio di realizzare il mio sogno musicale che coltivo sin da quando ero piccolo. So che la via per la realizzazione di questo sogno non è facile, ma sono sicuro che a forza di insistere qualcosa prima o poi accadrà.
Quali sono state le difficoltà maggiori incontrate per arrivare a realizzare questo disco?
"Alla B&G Entertainment ci sono state molte persone che sono arrivate e poi sono andate via. Spesso mi capitava di avere a che fare con determinate persone e poi scoprire che queste non c'erano più e quindi dovevo iniziare tutto da capo. Non sapevo più con chi parlare, c'era un via vai di gente che rendeva il tutto molto difficile, personaggi che sembrava lavorassero contro gli interessi della B&G. La mia forza è stata quella di non essere precipitoso: ho sempre aspettato, non mi sono mai arrabbiato, non ho mai rotto le scatole a nessuno, un comportamento che evidentemente è piaciuto a Pacolli e che lo ha convinto a darmi la possibilità di realizzare il disco".
La parte più bella di questo lavoro invece qual è stata?
"Andare in sala di incisione, cantare, comporre. Il momento creativo è sicuramente l'aspetto più bello di questo mestiere. E poi c'è il momento in cui si canta davanti a un pubblico, il contatto con la gente, che rende il tutto davvero incantevole, che ti dà la forza di continuare con questo lavoro, facendoti dimenticare le difficoltà. Lavorare in gruppo con gente come Marco Lasco, amico e chitarrista con il quale ho scritto la canzone, Luca Marra che con me si è occupato del testo, Pino Laudadio il produttore artistico che ha curato gli arrangiamenti".
Quanto può pesare il fatto che un cantante come te viva in Ticino, e quindi in un contesto discograficamente molto povero?
"Paradossalmente non pesa per nulla. Ogni volta che ho realizzato un disco c'è sempre stata una buona accoglienza. Le radio locali mi hanno sempre dato molto spazio trasmettendo le mie canzoni. Proprio il Ticino mi ha dato una grande possibilità: quella di farmi conoscere. Quando vado in Italia e vengo presentato come un cantante di Lugano noto che rispetto agli altri cantanti emergenti italiani c'è un interesse diverso nei miei confronti, probabilmente più curiosità visto che mi vedono come uno che arriva dall'estero e quindi non fa parte del calderone dei cantanti italiani".
Hai mai preso in considerazione la carta Sanremo?
"Esiste un problema burocratico. Per andare a Sanremo bisogna avere il passaporto italiano, e io effettivamente non ce l'ho, nonostante mia madre sia italiana. Devo anche dire che personalmente non amo molto i concorsi, e credo che il successo può arrivare anche al di fuori di Sanremo".
A chi devi dire grazie per questo disco?
"A tutti coloro che chiedevano di me durante il mio periodo di assenza. A quelli che hanno acquistato i miei dischi, che sono venuti a vedere le mie esibizioni. Sono loro che mi hanno dato la forza ad andare avanti. Mi chiedevano continuamente perchè non continuassi a cantare, perchè non ritornassi in pista, manifestazione di affetto che mi hanno spinto a incidere un nuovo disco".
Invece a chi non devi dire a grazie.
"Alle persone che mi hanno sempre dato addosso, che non avrebbero scommesso nulla su di me nulla. A tutti coloro che mi dicevano di lasciar perdere, che con la B&G non avrei mai realizzato nulla. Agli invidiosi che speravano di farmi mollare".
Sei reduce da un'esperienza televisiva. Hai recitato nella fiction della TSI "L'avvocato". Meglio cantare o recitare?
"Ho voglia di cantare e quindi è meglio cantare. Non sono un attore. In "L'avvocato" recitavo per gioco, non era neanche un lavoro, bensì un divertimento. Tutto sommato recitare non è poi tanto diverso dal cantare, e poi nel telefilm io interpretavo me stesso e quindi cantavo".
Ora cosa ti aspetta, quali sono i progetti imminenti?
"Sto lavorando ad un album che ormai è in fase conclusiva. Spero di poterlo presentare, accompagnato da una band, già entro l'estate, prima della sua uscita".
Paolo Meneguzzi, altro cantante ticinese, andrà al Festival di Sanremo. Che augurio gli mandi?
"Paolo mi piace molto, ha fatto tanti sacrifici per arrivare al successo, e faccio il tifo per lui a Sanremo, per cui gli auguro con tutto il cuore la vittoria".






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