Le proposte riguardano grandi, giovani e piccini
MENDRISIO - Siamo all'atto conclusivo della ventunesima edizione del Festival internazionale di narrazione “Racconti di qui e d’altrove” che si sta svolgendo in questi giorni tra Arzo, Meride e Tremona.
Le proposte della giornata di sabato vengono replicate questa domenica e riguardano grandi, giovani e piccini (a partire dai 4 anni di età).
Si inizia alle ore 10.30, con tre spettacoli: le storie di frontiera di "Vasi comunicanti" di Karakorum Teatro a Tremona, il lavoro di testimonianza di Telefono Amico Ticino e Grigioni Italiano "Pronto? Io ci sono" della Compagnia Grande Giro a Meride e la vivace atmosfera siciliana di "Le avventure di Peppe SenzaSuola a Ballarò" di Alberto Nicolino ad Arzo.
Si riprende poi nel pomeriggio, alle ore 14.00, con gli spettacoli pensati per gli spettatori più piccoli. In scena a Meride ci sarà la fantasia de "I meravigliati" di Matteo Curatella, la riflessione sulla migrazione di Abderrahim El Hadiri in "Archimede, forse" a Tremona, la gioia e i brividi del cambiamento in "Ida, la signora della fermata del bus" di Simona Gambaro ad Arzo, così come le tradizioni engadinesi in "Ursin", ispirato al racconto di Alois Carigiet e Selina Chönz di Chiara Balsarini e Alessandro De Simoni.
Un nuovo ciclo si apre poi alle ore 16.00 con i toni surreali della fiaba russa in "Con viva voce" di Bruno Cappagli a Meride, le avventure funambolesche in "Manzoni senza filtro" di Manuela De Meo a Tremona, l’allegria dei Confabula ad Arzo ne "I cento cerbiatti", la spavalderia che spesso accompagna la crescita in "Gufo Rosmarino cuore di nonna" di Giancarlo Biffi, sempre ad Arzo.
Alle ore 18.00 gli spazi di Arzo si illumineranno con la performance "First Love" di Marco D’Agostin, l’inno al grande giocatore "Riva Luigi ’69 ’70 – Cagliari al dì dello scudetto" a Tremona di Alessandro Lay e lo spettacolo in lingua francese di Alberto Garcia Sánchez "Elle et mon genre" a Meride.