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LOCARNO

Il tocco poetico di Sergio Cammariere al Teatro di Locarno

Il cantautore porta sul palco uno spettacolo intimo e delicato dove musica, cinema, teatro e letteratura si intrecciano
Foto Imago
Il tocco poetico di Sergio Cammariere al Teatro di Locarno
Il cantautore porta sul palco uno spettacolo intimo e delicato dove musica, cinema, teatro e letteratura si intrecciano

LOCARNO - Arriva domani sera, al Teatro di Locarno, Sergio Cammariere (inizio concerto ore 20:30) nell'unica data svizzera toccata dallo spettacolo “piano solo” (con special guest Daniele Tittarelli al sassofono).

Cantautore di raffinata fattura e dal tocco poetico nel trattare la composizione musicale e l'esplorazione dei sentimenti, Cammariere per la serata locarnese ha messo in scaletta dei pezzi che creano «un ponte tra le arti, dove musica, cinema, teatro e letteratura si intrecciano felicemente» rivela.

Nel Teatro di Locarno risuoneranno le note dei suoi pezzi più celebri (con i testi scritti assieme all'amico paroliere Roberto Kunstler): da “Tutto quello che un uomo” (reinterpretato anche dalla grande Mina), a “Dalla pace del mare lontano”, da “Sorella mia”, per arrivare fino a “L'amore non si spiega”, brani oramai entrati nel cuore del pubblico. 

Il cantautore calabrese rimarca il valore che ha per lui uno spettacolo acustico. «La dimensione acustica di solo piano - spiega - ti permette di sentire le dinamiche, che a volte sfuggono quando c'è la band intera ed ecco che allora in un contesto simile tornano a sentirsi i piani e poi i fortissimi».

Cammariere è molto apprezzato anche per le sue colonne sonore: fra le musiche da film più note spiccano anche quelle composte per il grande regista bolognese Pupi Avati, per il quale ha scritto una canzone che è poi diventata il tema del film "La quattordicesima domenica del tempo ordinario».

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