La 21esima edizione della rassegna si concentrerà nuovamente sui paesi meno rappresentati dell’America Latina e dei Caraibi
LOCARNO - Un nuovo tassello per il programma 2023 del Locarno Film Festival: Open Doors giunge alla sua 21esima edizione e, per il secondo anno consecutivo, dedicherà le sue iniziative a cineasti provenienti da paesi meno rappresentati dell’America Latina e dei Caraibi. Il programma si svolgerà online a luglio e in loco durante le giornate di Locarno Pro (dal 3 al 9 agosto).
In aggiunta al Projects’ Hub e al Producers’ Lab, quest’anno Open Doors lancia un terzo programma per lo sviluppo di talenti del cinema: il Directors’ Club. Questo accoglierà i registi i cui cortometraggi o lungometraggi saranno selezionati per la sezione Open Doors Screenings (parte della selezione ufficiale del Locarno Film Festival) e organizzerà per loro un ampio programma di workshop, momenti di discussione e opportunità di networking. I partecipanti e i loro film saranno annunciati insieme alla selezione ufficiale del Locarno Film Festival il 5 luglio 2023.
Un programma per i registi - Zsuzsi Bánkuti, responsabile Open Doors, commenta: «Negli ultimi anni abbiamo visto i registi e le registe degli Open Doors Screenings tessere spontaneamente relazioni nell’ambiente festivaliero. Per incoraggiare ulteriormente l’interazione e fornire ai cineasti ancora più possibilità di trarre il massimo dalla loro esperienza al Festival, abbiamo deciso di creare un apposito programma per loro: il Directors’ Club. La diversità di prospettive è stata il fattore chiave nel processo di selezione di questi film e cineasti. Crediamo fortemente che la rappresentazione inclusiva e l’accessibilità, tra gli altri fattori, dovrebbero avere risalto non solo sullo schermo, ma anche dietro la cinepresa».
Il Projects' Hub - Tra la selezione di quest’anno del Projects’ Hub troviamo Vía láctea (Milky Way), l’ultimo lungometraggio della regista costaricana Paz Fábrega, il cui Agua fría de mar (Cold Water of the Sea, 2010) ha vinto il Tiger Award a Rotterdam; l’ibrido d’animazione Pantasma della regista nicaraguese esiliata Gloria Carrión, che ritorna a Open Doors dopo il corto Hojas de K. (Leaves of K., 2022), presentato negli Open Doors Screenings; Raised by Goats, il secondo lungometraggio del regista giamaicano Gibrey Allen, che ha incontrato la produttrice del film, Nadean Rawlins, tramite Open Doors nel 2022, anno in cui ha presentato il suo primo film; l’animazione horror LOA. Mata a tus amos (LOA. Kill Your Masters), dell’esordiente cineasta venezuelano Carlos Zerpa, che ha beneficiato dell’Online Script Consultancy (consulenza online di Open Doors per la sceneggiatura) durante la sessione dello scorso anno; e El ultimo rey (Last of the Kings), un film western vampiresco del regista peruviano Victor Checa, il cui primo lungometraggio Tiempos futuros (The Shape of Things to Come, 2021) è stato presentato al Tallinn Black Nights Festival. Altri paesi rappresentati nell’Hub sono Bolivia, Repubblica Dominicana e El Salvador.
Il Producer's Hub - Il Producers’ Lab di quest’anno punterà nuovamente a rafforzare le collaborazioni tra i produttori nelle diverse aree geografiche, includendo al contempo argomenti come l’inclusività, l’accessibilità e la salute mentale all’interno dell’industria cinematografica. Il laboratorio include alcuni produttori e produttrici con una carriera più lunga alle spalle, come Joaquín Ruano (Guatemala), produttore esecutivo di Nuestras madres (Our Mothers, 2019) di César Díaz (vincitore della Camera d’Or di Cannes 2019) e Ana Isabel Martins Palacios (Honduras), produttrice di La Condesa di Mario Ramos. Samuel Suffren (Haiti) e Daniela Muñoz (Cuba) ritornano a Open Doors come produttori creativi per sviluppare i loro progetti nel Lab. Entrambi hanno partecipato agli Open Doors Screenings nel 2022 rispettivamente con i cortometraggi Agwe (2021) e Umbra (Gloom, 2021). In quell’anno Muñoz ha inoltre partecipato alla conferenza del Festival “Disabilità e inclusione nell’industria audiovisiva.” Altri partecipanti provengono da Repubblica Dominicana, Ecuador, Paraguay e Perù. Insieme, gli otto produttori (4 donne e 4 uomini) portano una grande varietà di generi, formati e argomenti.
«Catalizzatori della scena locale» - Aggiunge il Direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro: «Tutti i partecipanti di Open Doors sono catalizzatori per la loro scena cinematografica locale. Siamo entusiasti di presentare una nuova generazione di cineasti all’industria internazionale, così come di contribuire a una forte collaborazione a livello regionale tra i partecipanti. Ci auguriamo che questo possa contribuire a stimolare idee sostenibili e connessioni all’interno di quest’area geografica e non solo».
L'8 agosto una giuria di professionisti assegnerà ai progetti vincitori diversi premi, sia in prestazioni sia di natura monetaria. Tra i premi verrà conferito l’Open Doors Grant, del valore di 50’000 franchi, sponsorizzato da Visions sud est e dalla Città di Bellinzona, un fondo per lo sviluppo del valore di 8’000 euro dal CNC (Centre national du cinéma et de l'image animée) e l’Arte Kino International Prize di 6’000 euro, da ARTE France. Altri premi in prestazioni sono offerti da Sørfond Film Fund, BrLab, LEXIA Insights, World Cinema Fund, dall'Organisation Internationale de la Francophonie (OIF), dal Moulin d'Andé - CECI, da IFFR Pro e da Internationale Kurzfilmtage Winterthur.