Domani sera appuntamento a San Francesco con la Budapest Festival Orchestra, diretta da Iván Fischer
LOCARNO - Torna alle Settimane musicali di Ascona una delle migliori orchestre sinfoniche al mondo. Dopo le esibizioni del 2004 e del 2014 - e l’appuntamento saltato nel 2020 causa pandemia - il pubblico ticinese ritroverà lunedì 26 settembre, alle 19.30 nella chiesa di San Francesco a Locarno, il maestro Iván Fischer alla testa della formidabile Budapest Festival Orchestra. Ricco e intrigante il menu musicale, che comprende pagine di Wagner, Ligeti, e la monumentale terza sinfonia di Beethoven.
Calore, robustezza, luminosità: la Budapest Festival Orchestra è famosa per i suoi programmi originali e l’approccio innovativo alla musica del suo visionario direttore, Iván Fischer, che nel 1983, tornando in Ungheria dopo aver studiato e raccolto successi fra Vienna, Londra e gli Stati Uniti, fondò la formazione con l’intento d'infondere nuova linfa alla scena musicale di un paese
che «musicalmente aveva una gran quantità di petrolio nel suo sottosuolo me che nessuno però aveva ancora estratto».
Diventata una vera e propria istituzione culturale, oggi la Budapest Festival Orchestra incarna al meglio lo spirito autentico della musica danubiana e dell’est europeo ed è considerata una delle dieci migliori orchestre sinfoniche del mondo. Il segreto del suo successo sta nell’aver dato vita a un’orchestra che accoglie musicisti, spesso giovani, non ancora risucchiati dagli ingranaggi della routine, fissando le esigenze al più alto livello. L’orchestra è regolarmente ospite dei festival e delle sale più famose, da Salisburgo a Lucerna, da Nuova York a Vienna, da Amsterdam a Parigi, Berlino o Londra.
A Locarno l’orchestra proporrà un programma intrigante. La prima parte inizierà in dolcezza con l’Idillio di Sigfried di Wagner (brano concepito come regalo di compleanno per la sua seconda moglie, Cosima, e dedicato al loro figlio Siegfried) e si concluderà col grottesco ed eccentrico Misteri del Macabro, composizione di una decina di minuti di sorprendente bellezza scritta da György Ligeti, musicista ungherese fra i padri della musica del Novecento. La seconda parte del concerto sarà invece interamente dedicata alla monumentale Sinfonia nr.3, detta L’Eroica, che
Beethoven volle inizialmente dedicare a colui che considerava l’artefice di un’umanità nuova: Napoleone Bonaparte.
Infine, una curiosità: non è detto che avvenga ma spesso al direttore Iván Fischer piace, nei bis, trasformare gli strumentisti che ha di fronte a sé in un coro: cosa unica al mondo, che puntualmente avvenne nel concerto di Locarno del 2014, creando meraviglia nel pubblico... La serata si svolge col sostegno di RSI Rete Due, che registrerà il concerto. Prevendita online e offline in corso.