Tornano al LAC i giovani di Superar Suisse
Tornano al LAC i giovani di Superar Suisse Domenica 17 marzo 160 piccoli artisti da tutto il mondo si uniscono per l'inclusione e l'integrazione attraverso la musica
Domenica 17 marzo 160 piccoli artisti da tutto il mondo si uniscono per l'inclusione e l'integrazione attraverso la musica
LUGANO - Ritorna domenica 17 marzo alle ore 17 nella Sala Teatro del LAC di Lugano il concerto dell'Orchestra Superar Suisse, riconosciuta come la più inclusiva del Canton Ticino. A formarla è un numeroso gruppo di bambini e adolescenti, 160 per l'esattezza, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, provenienti da diversi contesti sociali, geografici e familiari. L'obiettivo? «Coinvolgere adulti e bambini nel pubblico ma anche gli stessi giovani musicisti in una grande festa!».
Superar Suisse offre gratuitamente lezioni di coro e orchestra per bambini e adolescenti, senza distinzione di provenienza o background familiare, per promuovere la loro personalità, sviluppare capacità musicali e creare un legame unico che solo la musica può generare. A Lugano, Superar Suisse è attiva da 9 anni ed è diventato un punto di riferimento per numerose famiglie che trovano nella musica un'opportunità educativa fondamentale: l'unione di note, amicizia e sostegno reciproco trasformano Superar in una vera e propria seconda famiglia per i giovani artisti.
L'evento vedrà la partecipazione non solo dei Cori e delle Orchestre Superar Suisse di Lugano, Basilea e Zurigo, ma anche di alcuni giovani provenienti dalla Civica Scuola di Fiati di Lugano, dall'Orchestra Scuola ImmaginArte di Varese e dall'Orchestra Song di Milano. Il concerto sarà diretto dai Maestri Carlo Taffuri e Pino Raduazzo.
Il programma musicale del concerto spazierà tra opere classiche e contemporanee, includendo anche le indimenticabili colonne sonore di alcuni dei film più amati dal pubblico.
I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del LAC.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!