La manifestazione animerà Bellinzona e dintorni con una ricchissima serie di proposte culturali
BELLINZONA - Si apre, fra letteratura e musica, il festival di letteratura e traduzione Babel il cui tema quest'anno è parzialmente autoreferenziale.
Si parla infatti di torri, da Babele a quelle - indelebili - dell'11 settembre. Strutture che racchiudono storie e civiltà, pronte a crollare in eventi senza precedenti e generatori di diaspore globali.
Il 10 settembre tutto inizia nel pittoresco chiostro del Convento di Monte Carasso, con un incontro con la traduttrice freudiana Renata Colorni alla quale succederanno i concerti del percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi e Camilla Sparksss, l'alter-ego elettronico della ticinese Barbara Lehnoff.
Il programma entra nel vivo l'11 settembre, con diversi incontri ai quali parteciperanno nomi di calibro tra i quali non si può non citare Usama Al Shahmani, Sinan Antoon, Kader Abdolah e Goffredo Fofi. In serata è invece prevista la proiezione di “Notturno” di Gianfranco Rosi.
Ricca anche l'ultima giornata di domenica 12 settembre, nel quale non possiamo non citare la lettura “elicoidale” (e plurilingue) del gruppo di scrittori di svizzeri cosmopoliti composto Elisa Shua Dusapin, Stella N’Djoku, Vanni Bianconi e Pascal Janovjak. Poi Dima Wannous, Hoda Barakat e François Jullien.
Per informazioni dettagliate sul (ricco) programma, che comprende anche diversi workshop, rimandiamo al sito ufficiale del Festival.