Wendy Holdener regala la quarta medaglia alla delegazione rossocrociata. Trionfa Vlhova davanti a Liensberger.
Sesta Michelle Gisin, settima Camille Rast. Nella top-10 anche Aline Danioth.
PECHINO - Sale a quota quattro il numero di medaglie conquistate dalla Svizzera ai Giochi olimpici di Pechino. Il merito è della svittese Wendy Holdener, che nello Slalom femminile si è messa al collo una fantastica medaglia di bronzo.
La 28enne rossocrociata, quinta dopo la prima manche, ha chiuso alle spalle della campionessa slovacca Petra Vlhova e dell'austriaca Khatarina Liensberger (argento). Minimi i distacchi, con Vlhova - capace di rimontare dall'ottavo rango - che ha chiuso in 1'44"98, staccando di soli 8 centesimi la Liensberger e di 12 la nostra Wendy Holdener.
Grande delusione per Lena Dürr. In testa dopo la prima frazione, la tedesca ha concluso ai piedi del podio (+0"19). Quinta la slovena Slokar a +0"22. Boccone amaro anche per Michelle Gisin. Brillantissima nella prima manche, chiusa in seconda posizione, l'elvetica non è riuscita a ripetersi e si è infine dovuta accontentare del sesto posto (+0"60).
Nel complesso è stata decisamente positiva la giornata della pattuglia rossocrociata, che ha fatto registrare anche il settimo posto di Camille Rast (+0"77) e il decimo di Aline Danioth (+1"66).
Continuano invece le difficoltà di Mikaela Shiffrin, uscita prematuramente già nella prima manche. La campionessa statunitense, che già aveva steccato in Gigante, è clamorosamente uscita di scena dopo quattro porte.