Non solo placebo: esiste anche l'effetto nocebo

Ricevere cattive notizie sulla propria salute farebbe insorgere i sintomi delle patologie
MAINZ - Tutti conoscono il cosiddetto effetto placebo, ossia quell’insieme di reazioni positive dell’organismo dettate non dagli effetti reali di una terapia ma dalla convinzione del paziente che quella cura funzioni.
Come hanno dimostrato numerosi studi, l’aspettativa di un evento benefico da parte della persona in cura metterebbe in moto una serie di reazioni neurochimiche che, liberando alcuni importanti mediatori, influirebbe positivamente su importanti attività fisiologiche.
A quanto pare, però, esisterebbe anche il corrispettivo negativo dell’effetto placebo: l’effetto nocebo. Lo ha dimostrato uno studio molto interessante condotto da alcuni ricercatori dell’Università Johannes Gutemberg di Mainz, in Germania.
Sulla base dei risultati di un esperimento, gli studiosi sono giunti alla conclusione che ricevere notizie negative riguardanti il proprio stato di salute provocherebbe reazioni fisiche negative, molto simili a dei veri e propri sintomi di una patologia.
147 persone sono state divise in due gruppi: ai primi è stato fatto vedere un documentario della Bcc che spiegava i rischi dell’esposizione continuata a onde elettromagnetiche di cellulari e wi-fi; ai secondi, invece, è stato mostrato un altro approfondimento riguardante la sicurezza su internet.
Poi, tutti i volontari sono stati messi all’interno di una stanza ed è stato fatto credere loro di essere esposti a onde elettromagnetiche generate da wi-fi. Le loro reazioni sono state sorprendenti: solo coloro che avevano guardato il documentario sugli effetti negativi delle onde hanno dichiarato di avere mal di testa, distrazione e vertigini, la sintomatologia tipica dell’ipersensibilità elettromagnetica.




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