Sono cinque i candidati al Consiglio di Stato. La lista per il Gran Consiglio è invece ancora in fase di finalizzazione.
BELLINZONA - In vista delle prossime elezioni cantonali, il Partito comunista (PC) e il Partito operaio e popolare (POP) hanno presentato i loro candidati al Consiglio di Stato. La conferenza stampa si è svolta oggi a Bellinzona.
I candidati al Governo saranno:
- Massimiliano Ay (1982), segretario politico del PC, dal 2015 deputato in Gran Consiglio e consigliere comunale di Bellinzona
- Gianfranco Cavalli (1990), segretario politico del POP, consigliere comunale di Locarno
- Lea Ferrari (1991), membra della direzione del PC, municipale di Serravalle e dal 2019 deputata in Gran Consiglio
- Alberto Togni (1994), membro della direzione del PC, consigliere comunale di Gordola
- Marco Ferrazzini (1950), già vicesindaco di Chiasso e deputato in Gran Consiglio nel 1975, attuale consigliere comunale di Chiasso
Per quanto riguarda invece il Gran Consiglio i due gruppi specificano che «si sta finalizzando una lista che raggiungerà i 60 candidati, con un'età media di circa 32 anni». Si tratta della lista comunista per il Gran Consiglio più numerosa da 30 anni a questa parte.
Durante l'evento odierno Massimiliano Ay ha spiegato lo spirito della coalizione, ovvero una politica coerente che si basa su tre priorità: neutralità, lavoro e servizio pubblico. In particolare ha specificato l'impostazione anti-europeista della lista PC-POP e «l'importanza di difendere il servizio pubblico contro liberalizzazioni e privatizzazioni». Ay non ha mancato di rimarcare come «i comunisti siano un voto utile in quanto attivi in maniera costante e non siano "meteore" che compaiono solo ogni quattro anni a ridosso delle elezioni».
Gianfranco Cavalli, dopo aver parlato delle lotte comuni dei due partiti, ha insistito sul tema del lavoro, in particolare della lotta contro le nuove forme di precariato, delle infiltrazione mafiose, nonché della necessità di un generale potenziamento dell'ispettorato del lavoro.
Lea Ferrari ha ricordato, nell'ambito del centinaio di atti parlamentari depositati, le vittorie conseguite dai due deputati comunisti in parlamento e l'importanza di mantenere e consolidare una voce di opposizione propositiva. Fra le vittorie quella sulla sovranità alimentare, poi approvata anche dal 62% dei cittadini in votazione popolare, ma anche l'abolizione del numerus clausus del corso passerella per gli apprendisti che vogliono continuare gli studi.
Alberto Togni, dal canto suo, ha presentato la piattaforma elettorale comune, ha sottolineato come PC e POP siano partiti complementari e uniti non solo da una storia comune, ma anche da lotte condivise negli ultimi anni su temi sia internazionali (per la pace e la neutralità) sia locali (in opposizione alla nuova legge sul CO2 e in solidarietà ai lavoratori di Divoora e DPD).
Marco Ferrazzini ha tenuto infine a rimarcare il legame storico con il Partito del lavoro di Pietro Monetti, contestando una sinistra spocchiosa e intellettualistica e valorizzando l'unione intergenerazionale.