A quattro giorni dalla scadenza elettorale pare che solo un quarto dei ticinesi ha già votato.
BELLINZONA - «Il rapporto tra la politica e gli elettori è oggi complicato». Inizia così l'appello, lanciato oggi dai presidenti delle sezioni luganesi dei cinque maggiori partiti - Paolo Morel del PLR, Maruska Ortelli della Lega, Alain Bühler dell'UDC, Tessa Prati e Filippo Zanetti del PS e Paolo Beltraminelli del Centro -, che invita la popolazione «ad andare a votare», non come gesto «nei confronti della politica», bensì «per interesse personale» e per quello delle «città».
I dati sulla partecipazione a queste elezioni cantonali, infatti, sono per ora deludenti. «A quattro giorni dalla scadenza elettorale - precisano i cinque presidenti in una nota congiunta - solo un quarto degli elettori ha votato malgrado l’importanza rivestita dal rinnovo delle cariche esecutive e legislative».
Per i cinque presidenti questa bassissima percentuale di voto anticipato rappresenta un grosso problema per la Svizzera, per il Ticino e naturalmente per la loro Lugano. «Il nostro Paese è saldamente ancorato al principio della democrazia diretta e il calo dell’interesse popolare rischia fortemente di minare le fondamenta stesse dello Stato. Andare a votare questo fine settimana non rappresenta quindi soltanto una semplice risposta a un diritto-dovere, ma soprattutto un gesto di responsabilità nei confronti del nostro Paese. Il voto, di qualsiasi colore esso sia, o in qualsiasi direzione politica esso vada, è un gesto di coesione. Un gesto importante».