Massimo Bartolini, Candidato consiglio comunale di Lugano. Partito Verdi liberali
La Pasqua è alle porte e per molti sale anche il timore di un aumento dei contagi, perché “orde” di turisti Confederati premono al portale nord del Gottardo, ma per altri è una boccata di ossigeno per i propri commerci, hotel e strutture ricettive anche se non per tutti i bar e ristoranti.
Chi nello scorso lungo weekend ha frequentato il centro Città ha potuto respirare un’aria di piccola normalità, osservando una grande affluenza di persone, grazie al sole e ad un lungolago domenicale chiuso al traffico, oppure, fermandosi ad ascoltare quel bravissimo ragazzo, che con la sua chitarra e la sua voce deliziava un piccolo pubblico alla Rivetta Tell.
Anche nel corso della settimana, specialmente durante la pausa pranzo e con queste belle giornate il lungolago, le piazze, Parco Ciani e la foce si animano di moltissime persone che consumano bevande e pranzi da asporto, ritirati da quei locali che hanno voluto adeguarsi alla situazione. Tutto molto bello, ma c’è sempre il rovescio della medaglia, che comunque sarebbe anche facilmente risolvibile con un po’ di buona volontà.
Vedere cumuli di immondizia ammassati nelle principali zone di passaggio e concentrazione turistica, lascia sempre l’amaro in bocca, è vero molti sono anche un po' maleducati, ma basta guardare i vari e ancora pochi cestini, con al loro esterno ma ammassati in maniera ordinata, pile di cartoni per pizza da asporto, bottiglie in PET, bottiglie di vetro e sacchetti vari, per capire che qualcosa manca e va fatto in maniera celere.
Un’altra brutta immagine è vedere famiglie, domenica soprattutto, mangiare seduti sul marciapiede la pizza, panini e altri generi alimentari come se fossero barboni senza dimora, visto che le terrazze dei ristoranti resteranno chiuse ancora e mancano altre soluzioni. Per l’immagine di una città che vuole essere una città accogliente per i turisti, che vuole essere affascinante, che si vanta di una qualità di vita e della bellezza del lungolago, questa non mi sembra la strada giusta.
Per la Pasqua che verrà mi auguro che il comune si adoperi ad installare sufficienti bidoni dell’immondizia, raccoglitori per la bottiglie in PET e per il vetro, che magari installi anche dei WC (Toi Toi) in alcune zone nevralgiche, Foce, visto che bar e ristoranti sono chiusi e quelli pubblici costano troppo da mantenere, cosi come delle zone con dei tavoli da festa campestre e panchine per permettere alle persone di sedersi e consumare il cibo da asporto non seduti per terra, sugli scalini o sui marciapiedi, ma almeno decentemente seduti magari in riva al lungolago o in Piazza Manzoni. Sarebbe anche bello dare a piccoli artisti, cantanti, mimi e giocolieri la possibilità di esibirsi, dopo molti mesi, nelle varie piazze del centro, al Ciani, alla Foce e sul lungolago.
Questa sarebbe quell’accoglienza che dovrebbe dare una Città come Lugano, che deve far diventare il turismo il suo motore trainante per i prossimi decenni, che in questa situazione particolare dovrebbe far di necessità virtù adottando piccole soluzioni e semplicemente attuabili.