“Demon's Souls” riveduto (e corretto) per la Playstation 5 è un tostissimo capolavoro che vi farà soffrire
AUSTIN - Non si sa come, forse perché di quei tempi "Oblivion" di Bethesda aveva fatto il botto, la semisconosciuta azienda giapponese From Software era riuscita a staccare un contratto nientemeno che a Sony per realizzare un gioco di ruolo in stile occidentale per la sua Playstation 3.
I lavori però erano andati male, anzi malissimo, e alla fine - per tentare di non cestinare il tutto - un giovane dipendente al suo primo incarico come responsabile si era accollato il progetto. Quando una rappresentanza di Sony era venuta in visita, prendendo il pad in mano e provando il gioco, i commenti erano stati unanimi: «Ma cos'è questa schifezza, come diamine si gioca?».
Un fallimento annunciato che però si è tramutato in un trionfo in grado di cambiare la storia del videogioco, "Demon's Souls" uscito nel 2009 inizialmente solo per il mercato Giapponese è stato un successo inaspettato e un fenomeno di nicchia che ha poi conquistato il mondo. Il giovane rampante, Hidetaka Miyazaki, è poi diventato una delle figure di spicco del videogame vendendo milioni di copie con la sua serie “Dark Souls” e con gli osannatissimi “Bloodborne” e “Sekiro”.
È quindi abbastanza ironico (ma anche iconico) pensare che, più di 10 anni dopo, "Demon's Souls" sia uno dei titoli di lancio dell'ambiziosissima Playstation 5. A occuparsi del lifting totale (perché non poteva essere altrimenti con un titolo così anziano) sono stati scelti i texani di BluePoint Games, esperti dei restauri fatti con grande sensibilità e già al lavoro sul remake di un altro pilastro del videogioco giapponese "Shadow of the Colossus".
Ambientato nell'ormai (con)dannato regno fantastico di Boletaria, invaso dal male e dai demoni, vestiamo i panni di un anonimo eroe chiamato a debellarli, o almeno a provarci, a suon di spadate e incantesimi. Già perché "Demon's Souls", come faranno poi tutti i suoi discendenti, metteva in gioco una sfida ardua al limite dell'inverosimile.
In un panorama di titoli docili come pecorelle, lui non nascondeva la sua natura di lupo: ammazzando il giocatore già... nel tutorial. Fra mostri enormi, trappole e minacce di ogni sorta, al giocatore veniva richiesto uno sforzo nuovo, anzi dimenticato, simile ai primi difficilissimi titoli della storia dei videogiochi.
La versione per Playstation 5, è fedele in tutto e per tutto all'originale eccezion fatta per l'impianto grafico e sonoro completamente rivisto sfruttando tutta la potenza a disposizione della nuova console. Il risultato è strabiliante, per fluidità e cura, anche se - a tratti - decisamente diverso dall'originale.
A stupire sono soprattutto i modelli (dettagliatissimi) di mostri ed eroi, così come gli effetti speciali degni dei film di cassetta hollywoodiani. Un esempio su tutti, gli incantesimi, che sembrano presi di peso da un qualsiasi "Harry Potter" con una resa davvero pazzesca. Se questo è quello che ci aspetta dalla "next-gen", nei prossimi mesi ci sarà da divertirsi. Ottima, bisogna dirlo, anche l'implementazione del DualSense fra vibrazioni, rumorini e quant'altro.
Per il resto, "Demon's Souls" è sempre lui: brutale, decisamente ottuso e per certi versi complicato ma pieno di fascino. In definitiva, se da una parte mi sento di consigliarlo a tutti, anche solo per l'effetto meraviglia. Dall'altra vero è che resta una sfida ancora decisamente fuori canone e che per molti risulterà davvero ostica.
VOTO: 9
"Demon's Souls" è un'esclusiva Playstation 5, l'abbiamo recensito con un codice gentilmente fornito da Sony.
AUTORE: ZAF