L'ultimo capitolo della saga sportiva EA è promosso. Ma l'atteso salto nella next-gen deve ancora compiersi
LUGANO - Le caldarroste, le giornate che iniziano ad accorciarsi sempre più e gli oramai vetusti meme “vintage” sui Green Day. Proprio come loro, anche l'arrivo puntuale di ogni nuovo capitolo della serie Fifa ha quell'inconfondibile retrogusto dell'autunno che incombe.
E proprio come la stagione, con i suoi colori sgargianti ma inconfondibili, anche “Fifa 22” si presenta in quella che ormai è la sua consueta veste agrodolce: un titolo perlopiù appagante e dal gameplay un poco più strutturato, ma che in sostanza non ha compiuto chissà quale passo avanti nel corso degli ultimi dodici mesi.
A scanso di equivoci: “Fifa 22” è un buon gioco. Buonissimo sotto alcuni aspetti. La resa grafica è ottima e la fluidità dei movimenti degli uomini in campo - che può avvalersi della complicità della nuovissima tecnologia Hypermotion - è di quelle capace di trarre in inganno chi si trova a passare per caso davanti al televisore e a chiedersi: «Perché stanno giocando a quest'ora?».
Se negli anni i ragazzi di EA, e questo è un grande pregio, hanno reso il gioco sempre più “impegnativo” da un punto di vista tattico - nel senso che avere almeno un minimo d'infarinatura sui movimenti reali da attuare sul manto verde dà un vantaggio anche con il joypad fra le mani -, il gameplay non si mostra però sempre in palla e soffre di qualche calo di dinamicità .
In conclusione, siamo davanti a un signor gioco, che farĂ felici i piĂą ma lascerĂ nella testa di molti (soprattutto chi lo giocherĂ su di una console next-gen) un tarlo sul fatto che avrebbe potuto essere ancora meglio. In altre parole: al triplice fischio i ragazzi di EA portano senza dubbio a casa i tre punti; ma considerate le forze in campo era lecito aspettarsi qualche gol in piĂą.
VOTO: 8,5
“Fifa 2022” è disponibile per tantissime console, noi lo abbiamo provato su Playstation 5 su di una copia gentilmente messa a disposizione da Electronic Arts.
SR