Per la Giornata della buona azione ecco i polipetti all'uncinetto di Anita donati ai bimbi di famiglie in difficoltà.
«Il dover stare forzatamente in casa mi ha regalato tempo, tanto tempo, e quale miglior modo poteva essere se non uncinettare per la gioia dei più piccoli?»
BELLINZONA - "Fare del bene fa stare bene". Questo è uno dei suoi motti. E quelli nella foto sono i suoi polipetti. Lei è Anita, uno dei volti scelti da Tio/20minuti per la Giornata della buona azione, a cui in Svizzera è stato dedicato il 29 maggio 2021. «Non sapevo ci fosse una Giornata per questo e la approvo in pieno - ci dice -. Una buona azione per me è intesa come gesto di gentilezza, di bontà e di altruismo: in poche parole fare del bene a qualcuno. E fare una buona azione per una persona che non si è mai incontrata prima o non si conosce rende ancora più forte l’azione stessa».
La “Giornata della buona azione” è un’iniziativa di Coop.
Fare del bene e ispirare gli altri!
È con questo motto che in vista del prossimo 29 maggio in tutta la Svizzera faremo insieme delle buone azioni. Puoi pianificarne una anche tu, da solo, con la tua famiglia, la tua associazione o la tua organizzazione. E condividila con l’hashtag #GiornataDellaBuonaAzione su Instagram, TikTok, Facebook o Twitter. Tutti i contenuti condivisi e altre informazioni sulla “Giornata della buona azione” li trovi qui.
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L'incontro con l'associazione DaRe - Nel mese di gennaio dello scorso anno, Anita è venuta a conoscenza di un'associazione (DaRe - Diritto a restare) che si trova in zona Ravecchia. Si tratta di un ente che si occupa di aiutare famiglie bisognose. Visitando il magazzino, si è imbattuta nel reparto bambini, uno dei suoi "punti deboli". Tra peluche e vestitini, la responsabile le ha parlato dei polipi all'uncinetto da inserire nei box-culla per i bebè i cui genitori non possono permettersi di acquistare autonomamente una cameretta. Anita ha accettato con entusiasmo di realizzarli.
I polipetti di Anita - Un'attività che le ha arrecato molta gioia in questo anno difficile. «Il dover stare forzatamente in casa mi ha regalato tempo, tanto tempo, e quale miglior modo poteva essere (oltre alla lettura che amo tantissimo) se non uncinettare polipetti per la gioia dei bimbi?». All'associazione Anita ne ha finora fatti pervenire almeno cento (e per la realizzazione di ognuno ci vogliono circa sei ore), alcuni dei quali indirizzati pure ai neonati prematuri. Nell'incubatrice, infatti, i piccoli sembrano trarre beneficio dallo stringere tra le mani i tentacoli che ricordano loro il cordone ombelicale. Oltre a calmarli consentendogli di respirare meglio, la compagnia dei polipetti disincentiva i bebè dall’afferrare e tirare i cavi cui sono attaccati.
Soddisfazione, gioia, euforia - Ogni polipetto è unico e diverso dall’altro, per il colore e per i dettagli. «Quando ne termino uno lo ammiro con immensa soddisfazione - aggiunge Anita -. Innanzitutto perché da un semplice filo è nato un oggetto che andrà ad allietare la vita di un bimbo, e nel contempo per aver fatto una cosa bella e gratificante». Nel momento della consegna, poi, «mi sento euforica. Ho ricevuto un paio di foto di bimbi con il loro pupazzetto e mi è spuntato un sorriso a trentadue denti».
«Donare è come ridere o respirare» - Ben venga, allora, la Giornata della buona azione. «Compiere atti di gentilezza, di generosità, non deve essere uno sforzo ma è un’azione che nasce dal cuore - conclude -. E visto che ognuno di noi ne è provvisto, credo sia facile per ognuno fare buone azioni come lo è ridere o respirare».