Parla ai gatti con il linguaggio dei segni
Un’insegnante della scuola americana per sordi ha utilizzato le sue conoscenze per comunicare con i felini
SAN FRANCISCO - Comunicare con i gatti attraverso il linguaggio dei segni. È quello che è riuscito a fare un’insegnante dell’American School for the Deaf, l’istituto che aiuta le persone sorde a imparare a comunicare, che un giorno ha deciso di provare a insegnare il linguaggio dei segni ai suoi gatti di casa.
Kim Silva, questo il suo nome, ebbe l’idea nel 2009, quando, insieme al marito, adottò un gatto sordo, Bambi. Con lui e gli altri mici che aveva in casa, ha iniziato un addestramento che, negli anni, ha portato risultati incredibili, a giudicare il video da lei postato su Youtube (www.youtube.com/watch?v=TvFSsg5vQbw#t=50). I gatti, infatti, riconoscono un gran numero di parole e ordini, ai quali rispondono prontamente: “vieni”, “siediti”, “dammi il cinque”, “cibo”, “dormi”, “cerchio”, “gioca”, “balla”.
La prossima frontiera di Kim è insegnare ai gatti a comunicare determinati bisogni attraverso i segni: una missione possibile, secondo l’addestratrice, considerata la grande intelligenza di questi animali.
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