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RIVOLUZIONE CANNABISPaesi Bassi, una non-legalizzazione

17.08.20 - 10:42
Nonostante le credenze, la Cannabis viene solamente tollerata
Rivoluzione Cannabis
Paesi Bassi, una non-legalizzazione
Nonostante le credenze, la Cannabis viene solamente tollerata

Spesso i Paesi Bassi sono considerati una sorta di paradiso per il consumo di Cannabis, tuttavia, nonostante la presenza dei famosi coffeeshop di Amsterdam, tecnicamente la Cannabis non è mai stata legalizzata nel Paese: il suo uso viene solamente tollerato.

Tolleranza, non legalizzazione

Le leggi sulle droghe dei Paesi Bassi si basano sulla legge sull’oppio (Opiumwet), che stabilisce che il possesso di sostanze stupefacenti, categorizzate in leggere e pesanti, è illegale. Esistono però alcune direttive che stabiliscono alcune modalità in cui la Cannabis può essere utilizzata, come ad esempio i Coffeeshop, stabilendo una vera e propria politica ufficiale di tolleranza.

In alcune circostanze, l’utilizzo della Cannabis viene effettivamente punito, come ad esempio se viene consumata in luoghi in cuoi può nuocere alla salute di altri individui, per esempio vicino ad una scuola.
L’uso della Cannabis in luogo pubblico, infatti, non è mai permesso, ma le autorità preferiscono in molte occasioni non perseguire gli individui sorpresi a consumarla in luoghi pubblici.

Anche la coltivazione e l’uso personale sono tollerati, a patto che non ci siano elementi che lascino intendere che il fine della coltivazione sia la vendita.

Il problema dei Coffeeshop

Come abbiamo detto, nei Paesi Bassi l’utilizzo di Cannabis è tollerato, a patto che si seguano regole ben precise, come ad esempio nel caso dei Coffeshop. Questi devono infatti assicurarsi di non vendere più di cinque grammi di Cannabis al giorno ad ogni singola persona, di non permettere l’accesso e la vendita ai minori, di non avere più di 500 grammi totali disponibili per la vendita e di vietare l’accesso a cittadini stranieri, sebbene quest’ultimo obbligo non venga fatto rispettare diligentemente dalle autorità.

Esiste però un problema di fondo: la vendita di piccole quantità è tollerata, ma l’acquisto, anche da parte degli stessi Coffeeshop, non lo sarebbe. Questo ha a tutti gli effetti creato una situazione di stallo legale, che ha due aspetti negativi importanti: mette in discussione la qualità del prodotto venduto, in quanto non tracciabile, e incoraggia la criminalità organizzata.

Cannabis, Canapa e CBD

Al contrario della Cannabis, ad alto tenore di THC, le varietà senza effetti psicoattivi della pianta possono essere coltivate legalmente dal 1993. Sebbene questo tipo di coltivazione abbia avuto un avvio piuttosto timido, con solo poche piantagioni dedicate alla coltivazione della Canapa, ad oggi sono migliaia gli ettari dedicati a queste culture in tutta la nazione.

Secondo la legge, però, nei Paesi Bassi non è consentito utilizzare le piante per estrarne i principi attivi.
Anche l’estrazione del CBD, che non ha effetti psicoattivi sull’utilizzatore, è quindi a tutti gli effetti illegale nel Paese. Questo non ha però fermato l’industria del CBD.

Quest’ultimo infatti non è illegale di per sé e riscuote successo in tutto il Paese. Il “trucco” per i coltivatori dei Paesi Bassi per entrare nel mercato del CBD sta nell’esportare le piante per processarle ed eseguire l’estrazione in Paesi terzi, per poi reimportare il CBD o prodotti derivati.

 

Articolo a cura di MA True Cannabis

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