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Pulire casa, un gioco da fare insieme

Come rendere divertente un’attività che aiuta anche a sviluppare il senso di indipendenza
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Pulire casa, un gioco da fare insieme
Come rendere divertente un’attività che aiuta anche a sviluppare il senso di indipendenza

Ogni mamma lo sa: quando arriva un figlio non solo la casa si sporca più velocemente, ma si ha anche molto meno tempo a disposizione per dedicarsi alle pulizie.

Dunque è bene avvicinare sin da subito i bimbi ai lavori di casa, mirando a un doppio effetto: il primo è a lungo termine, ovvero educare i figli alla pulizia della casa, dal momento che i “principini” che non sanno lavare un piatto sono antipatici a tutti; il secondo è di ottenere l’effetto immediato di un po’ di collaborazione nelle faccende di casa che, diciamoci la verità, non guasta mai.

E allora niente paura: già dall’età di due anni i bimbi possono aiutare ad apparecchiare, rimettere i giochi al loro posto o mettere i vestiti sporchi nell’apposito cesto. Dall’età di quattro anni possono cominciare a rifarsi il letto, mettere in ordine la stanzetta, e persino lavare i piatti. Dai sei anni (o anche prima) possono già darvi una mano in cucina: questa è l’età in cui si può iniziare a tagliare la frutta, preparare un’insalata o portare fuori la spazzatura.

Non abbiate timore: non è mai troppo presto per imparare a svolgere le faccende di casa, anzi, più tardi impareranno e più matureranno l’opinione che sia qualcun altro a dover provvedere a loro. 

 

TMT (ti.mamme team)

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