Sfruttare l’occasione di crescita, superando l’apprensione spesso esagerata
Estate, tempo di svago e di vacanze, senza l’impegno della scuola e degli innumerevoli impegni extrascolastici che fanno curriculum e formazione sin dall’asilo. Perché si sa, i bambini apprendono più facilmente e ogni genitore vorrebbe che immagazzinassero quanto più sapere possibile. Se corsi di lingue, di danza e di nuoto, insieme alle lezioni di violino e all’assemblea del kindergarten Nato (non esiste, ma non è detto che qualche genitore ambizioso non ne chieda l’istituzione!), sono attività tipicamente invernali, in tema di esperienza, in estate arrivano le colonie. La bella stagione permette di stare all’aperto svolgendo attività che stimolano la socializzazione, la condivisione e l’autostima rivelandosi, quindi, un ottimo training formativo per ogni bambino. Perché si imparano molte più cose in un clima di divertimento e, a volte, basta solo una settimana in colonia estiva per tornare a casa ragazzini più maturi e responsabili dei bambocci dimentica-fazzoletto che erano partiti.
Trascorrere intere giornate insieme a coetanei, con la stessa voglia di scoprire, rende quella della colonia un’opportunità utile per crescere ed ogni bambino che esprima il desiderio di frequentarne una andrebbe assecondato, ma anche invogliato (non forzato) qualora l’idea non fosse propriamente sua. Sì, ogni genitore, anche il più apprensivo, dovrebbe mandare i propri pargoli in colonia per consentire loro di divertirsi e di crescere, vedendoli tornare a casa non solo sani e salvi, ma anche più forti e indipendenti. Approvata la partenza e preparati gli zaini, resta da gestire l’ansia da separazione soprattutto di mamma e papà. Come fare? Prima di tutto bisogna ricordare che mostrarsi apprensivi e preoccupati genera ansia anche nei piccoli: vietata, quindi, ogni raccomandazione tipo «stai tranquilla/o», «non ti preoccupare» perché, se fino a quel momento nessuna titubanza aveva sfiorato la loro mente, dopo una frase del genere cominceranno a pensare che c’è qualche motivo per cui dovrebbero preoccuparsi!
I genitori non devono focalizzare i propri pensieri su eventuali problemi e difficoltà che potrebbero profilarsi: l’eventualità che sorga qualche inghippo non può essere completamente esclusa, d’accordo, ma non è il caso di preoccuparsene come se fosse certa. Anche perché bisogna ricordare che, comunque, i bambini sono accompagnati da animatori ed educatori, pronti e capaci di gestire ogni evenienza. Per essere tutti più tranquilli si può anche optare per un piano di azione che renda più emozionante l’imminente partenza per i piccoli. Emozionante, non terrificante! Senza ipotizzare catastrofi, si possono considerare gli inconvenienti possibili, punture d’insetto o temporali, per esempio, e valutare con i bambini le soluzioni migliori per questi inconvenienti (dallo stick anti irritazione al k-way dal minimo ingombro). Così facendo tutti sapranno come comportarsi e, alla fine, la colonia sarà una bella esperienza per i pargoli e anche per i genitori!
TMT (ti.mamme team)