Le variazioni alimentari sono la prima cura, ma in caso di problema persistente ci sono altre soluzioni
La stitichezza è un disturbo funzionale - e non una malattia - strettamente legato alle abitudini alimentari ed è sufficiente, quindi, aggiungere più fibre e liquidi per migliorare la situazione. Anche nei bambini per i quali, però, è necessario fare qualche precisazione. Le trovate fai da te a base di oli e lassativi sono da evitare, mentre le pipette con il miele e le supposte di glicerina devono rimanere rimedi realmente occasionali da utilizzare quando cambiamenti nell’alimentazione non hanno migliorato la situazione ed il bambino non fa la cacca da alcuni giorni. Nei bambini più piccoli e nei neonati si può incorrere in problemi di stitichezza legati alla tendenza del pargolo a trattenere. È importante, quindi, cercare di individuare l’atteggiamento che indica lo stimolo a defecare per mettere il bambino in posizione seduta che facilita la procedura. Un bambino che non fa la cacca per 3 o 4 giorni è da considerarsi stitico, secondo i pediatri, e quando riuscirà ad evacuare espellerà feci secche, con sforzo e dolore.
I piccoli che, invece, fanno la cacca – molle e giallo chiaro - raramente, ma senza sforzo non sono da considerare stitici. Se le feci sono normali, ma il bambino non evacua spontaneamente si è difronte a dischezia, ossia l’incapacità di rilasciare lo sfintere anale in presenza dello stimolo. Come fronteggiare le diverse emergenze? In caso di neonati allattati al seno sarà necessario aiutarli con un’alimentazione ricca di frutta verdura e liquidi, mentre per quello alimentato con latte artificiale si potrà optare per una diversa formula o per un maggiore quantitativo di acqua nel quale sciogliere il latte. In caso di stitichezza, se le variazioni alimentari non sortiscono gli effetti desiderati, le feci possono essere ammorbidite con i sondini, i microclismi e le microsupposte. Utili anche la ginnastica ed i massaggi sulla pancia, mentre sono da evitare stimolazioni secondo leggenda con gambo di prezzemolo o lassativi che risultano troppo aggressivi per l’intestino dei bambini ed espongono a dolore e fastidio.
TMT (ti.mamme team)