Cerca e trova immobili

TI.MAMMETerrible twos: l’età dei capricci

16.10.21 - 09:00
Come gestire le continue bizze dei bambini tipiche dei due anni
Deposit
Terrible twos: l’età dei capricci
Come gestire le continue bizze dei bambini tipiche dei due anni

La vita di una mamma con il suo pargolo è simile a una partita a tennis nella quale il genitore gioca in difesa ed il piccoletto bombarda di richieste, proposte ed iniziative. Quando i bambini sono troppo piccoli, la tendenza è quella di frenarli, forse dicendo loro un po’ troppi no a causa della propensione a immaginare scenari tragici che soffoca lo slancio a vedere ciò di cui il pargolo è capace. Intorno ai due anni di età, lo scenario diventa ancor più terrificante, perché alle richieste subentrano i capricci sparsi come fossero petali di ciliegio in piena fioritura, con un effetto di gran lunga diverso. Giocattoli, dolci, indumenti, luoghi, compagnie: un bambino di due anni comincia ad avere idee su tutto e, soprattutto, ha un bisogno incontenibile di esprimerle e vederle accettate. Troppi no rischiano di minare la sua autostima, ma non tutto può essere assecondato e questo suscita, inevitabilmente, i suddetti capricci a profusione. È un passaggio fisiologico che accomuna tutti i bambini tanto che per indicarlo è stata coniata la definizione di terrible twos, i terribili due (anni).

Come comportarsi? Scegliere una via di mezzo tra il rifiuto e l’accettazione, sforzandosi di accontentare le richieste meno assurde, non spazientirsi e non urlare rappresentano le basi. Poi esiste un sistema di prevenzione del capriccio. Se i dolci scatenano scenate di desiderio, evitare di passare vicino agli espositori di torte e caramelle in vetrina o nei supermercati, sarà molto utile. Per esempio. Le regole familiari sono anche molto utili: prima si mangia tutto ciò che c’è nel piatto, non si mordono le persone, e così via. Negli inevitabili momenti di crisi, però, è bene mantenere la calma, provare a distrarre il pargolo cantando a voce alta o lasciarlo solo nella stanza per pochi minuti. Se il disastro avviene in pubblico è importante non spazientirsi, né arrabbiarsi e nemmeno ignorare il piccolo urlatore. Meglio scusarsi con i presenti e provare a parlare dolcemente al bambino, senza dimenticare che spesso quando vengono abbracciati alcuni bimbi si sentono compresi e si calmano (ma altri si sentono limitati e si scatenano.

TMT (ti.mamme team)

Seguici anche su Facebook e Instagram

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.