Insegnare ai bambini come scegliere i frutti e rispettare la natura
In ogni riccio ci sono tre castagne che la tradizione dice fossero una per il padrone, una per il contadino ed una per i più poveri. Tutti i ricci attaccati ai rami offrono uno spettacolo davvero suggestivo e quando poi cascano al suolo diventano raccolto goloso e nutriente. E proprio andare nei boschi a raccogliere castagne è un’attività divertente soprattutto per i bambini che torneranno a casa ricchi dell’esperienza di una giornata a contatto con la natura e di tanti frutti gustosi. Il giusto abbigliamento eviterà problemi di freddo permettendo ai piccoli di concentrarsi sull’osservazione e sulla ricerca. Ma alcune accortezze devono essere riservate alla raccolta vera e propria.
Ogni albero di castagno lascia cadere i propri frutti solo quando raggiungono la giusta maturazione, quindi i ricci da raccogliere sono quelli che si trovano sul terreno ed è sbagliato scuotere gli alberi stessi per farne cadere altri che sarebbero duri e acerbi, rischiando di danneggiare i rami e creare stress all’albero, che potrebbe interrompere la fruttificazione. Sarà più facile raccogliere le castagne dei ricci già aperti, mentre quelli caduti, ma ancora chiusi, potranno essere aperti con una pressione del tallone. Raccogliere anche i frutti danneggiati, inoltre, aiuta l’ambiente impedendo l’insorgenza di malattie ed insetti dannosi.
La giornata dedicata alla raccolta delle castagne potrà essere arricchita da un altro bottino goloso. Dove ci sono i castagni, infatti, ci sono anche i porcini, gustosi funghi molto usati in cucina. Una volta a casa si potrà procedere ad un’ulteriore selezione delle castagne che andranno immerse nell’acqua fredda nella quale alcune andranno a fondo ed altre galleggeranno. Le prime saranno quelle da mangiare, mentre le altre, danneggiate da parassiti, avranno aria tra la polpa e la buccia e dovranno essere bruciate per evitare infestazioni in natura.
TMT (ti.mamme team)