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TI.MAMMEPensavo fosse un vezzo, invece era allergia

10.12.21 - 08:00
Come riconoscere i segnali di intolleranza nei bambini sin dai primi mesi di vita
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Pensavo fosse un vezzo, invece era allergia
Come riconoscere i segnali di intolleranza nei bambini sin dai primi mesi di vita

Struscia il nasino sul petto o sulla spalla della mamma tutte le volte che viene preso in braccio: sembra un gesto affettuoso, assimilabile a quello fatto dai gatti per dimostrare gratitudine a chi li nutre, ma può essere un segnale di allergia. Proprio come le occhiaie, le rughette sotto gli occhi e la crosta lattea. Ci sono indizi, spesso fraintesi, che indicano possibili intolleranze o veri e propri problemi di allergia nei pargoli, sin dai loro primi mesi di vita. Le crosticine squamose che si formano sulla testa del neonato vengono definite crosta lattea ed altro non sono che frutto di dermatite seborroica, nonché avvisaglia dell’arrivo della dermatite atopica. Quest’ultima inizia, sin dai due mesi di vita, con prurito frequente che costringe il bambino a grattarsi frequentemente, tanto da avere cute arrossata e ruvida.

Solitamente sparisce in breve tempo, ma può protrarsi sino all’adolescenza e, quindi, non va ignorata anche perché può causare frequenti risvegli notturni a causa del prurito. Il lattante che strofina il naso sulla spalla della mamma ha prurito o ha continue secrezioni nasali, ha problemi di allergia, così come un bimbo che già dal primo anno di età manifesta sintomi più evidenti come starnuti ed occhi rossi entrando in ambienti polverosi, passeggiando al parco o nel salotto della nonna occupato da un gattone ronfante. La plica di Dennie-Morgan è la piega che si forma sulle palpebre inferiori dei pargoli a causa del frequente grattamento della zona intorno agli occhi, mentre il saluto allergico è il gesto tipico dei bambini con problemi di allergia che si grattano il naso dal basso verso l’alto.

Altri segnali di intolleranza sono il respiro a bocca aperta a causa del congestionamento della mucosa nasale e l’alito pesante provocato dalle secrezioni nasali che ristagnano e generano colonizzazioni batteriche. Un fischio nel respiro e tosse dopo un qualsiasi sforzo sono indizi di allergia nell’età prescolare, mentre il mal di testa pulsante nella zona frontale che peggiora se il piccolo, per esempio, si piega in avanti può essere sinonimo di sinusite. Uno solo di questi segnali deve far consultare il pediatra che provvederà a prescrivere i necessari test per individuare la causa dell’allergia e, quindi, i rimedi opportuni. Vietato, come sempre, prendere iniziative personali a base di antistaminici o rimedi popolari, per il bene dei piccoli.

TMT (ti.mamme team)

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