Come tenere a bada nonni e zii invadenti che minano le sicurezze dei piccoli
Mangia troppo o troppo poco, è sgarbata e disordinata, non sa stare a tavola, non sa giocare, ma come si veste? e chi più ne ha più ne metta. Non sono rare, purtroppo, le critiche sciorinate dai parenti: nonni che hanno da ridire sul comportamento dei nipoti e zie onniscienti che ne correggerebbero anche il modo di respirare. Ci sono anche loro a complicare la vita dei genitori in genere e delle mamme in particolare. Si tratta, in linea di massima, di parenti invadenti che si sentono in dovere di esprimere giudizi, minando inevitabilmente la sicurezza altrui. La buona educazione impone di ascoltare, ma la pazienza a lungo stuzzicata punterebbe su una risposta sgarbata. Come tamponare le incursioni critiche, senza offendere gli interlocutori ed evitando che i piccoli siano umiliati?
Chiedere fiducia al cospetto di un appunto può spiazzare chi lo elargisce, al pari dell’annuire sorridendo prima di andar via. Tergiversare cambiando argomento è un’altra tattica e se proprio non funziona, perché l’obiettivo del parente di turno è quello di scartavetrare la corazza zen faticosamente edificata, si può puntare su una dichiarazione di gentilezza ringraziando per il fervido interessamento, riconosciuto come amorevole attenzione per il piccolo, del quale si terrà sicuramente conto. Prontezza di spirito e sconfinata pazienza possono tornare sempre utili per respingere la critica puntigliosa, filosofeggiando magari sul concetto delle certezze «chi può essere sicuro nella vita?», o ribaltando il concetto sbandierato sull’interlocutore chiedendogli se ricorda le sue abitudini di poppante. A mali estremi, estremi rimedi: fingersi morti come gli opossum potrebbe essere esagerato, ma fingersi tonti e guardare in silenzio il critico esperto prima di andar via, può funzionare.
Il senso di colpa potrebbe essere una buona carta da giocare ed al parente che chiede se si sia sicuri di star facendo tutto bene nell’educazione della propria creatura, per esempio, si può rispondere che lo si era prima di incontrarlo. E se tutto questo non dovesse avere effetto ed i parenti invadenti continuassero a propinare le proprie critiche ad ogni visita, si può ricorrere al filtro-papà, ovvero l’elemento di supporto e conforto che oltre a consolare la mamma in privato, mostra in pubblico il suo completo sostegno ai metodi educativi riservati ai figli. Preservare i bambini dalle critiche dei parenti è importante per evitare che ne rimangano feriti o sentano minata la propria autostima. E se proprio è difficile reggere il colpo di critiche e battutine familiari, può essere utile ricordare il monito dello scrittore belga Georges Simenon: «se volete star contenti, alla larga dai parenti!».
TMT (ti.mamme team)