Se i più giovani hanno sempre sonno è colpa dell’effetto rebound
Ritardare l’inizio delle lezioni scolastiche per consentire agli adolescenti di dormire un po’ di più. Era stata questa, qualche anno fa, la proposta dell’American Academy of Pediatricians per affrontare i problemi di risveglio dei giovani che, costretti a delle levatacce dopo essere andati a letto tardi, incorrevano nel rischio di compromettere la propria salute mentale e fisica oltre, ovviamente, il rendimento scolastico. Otto/nove ore di sonno rappresentano il fabbisogno di un adolescente per affrontare al meglio una giornata, ma spesso a causa del cosiddetto effetto rebound (effetto rimbalzo), il riposo notturno viene ridotto di quasi due ore perché i giovanissimi fanno tardi, a causa dello studio rimandato a beneficio di un’intensa vita sociale. Letargia e sbalzi d’umore diventano caratteristiche della perdita di sonno e le conseguenze si misurano anche in problemi di memoria ed apprendimento, mentre si apre la strada per obesità e diabete. Un debito di sonno, accumulato restando alzati il più possibile per recuperare lo studio o trattenersi in rete, sui social o in chat, è difficile da recuperare e rientra in uno stile di vita scorretto che porta al consumo precoce di caffè, alcol e tabacco.
Mandare i ragazzi a letto presto e limitare il loro uso di cellulare e computer prima di dormire sarebbe la più logica delle soluzioni, ma ogni genitore lo sa: è un’impresa disperata anche perché il problema sarebbe fisiologico a causa dei cambiamenti subiti dall’organismo degli adolescenti che vedono cambiare i propri limiti di stanchezza riuscendo a rimanere svegli più a lungo. Scontrarsi contro l’euforico senso di libertà manifestato da adolescenti morti di sonno di giorno e mondani di notte è difficile e le regole troppo rigide non funzionano al pari di paternali e minacce. Meglio analizzare insieme lo stile di vita, invogliare ad attività divertenti diverse dai videogiochi, evitare di poltrire sino ad ora di pranzo nei giorni di festa ed assegnare qualche compito domestico per aiutare i figli adolescenti a riprendere il contatto con la realtà. È un impegno faticoso, ma necessario ed è preferibile ad una mandria di genitori che si lamentano dei propri figli che dormono troppo (poco).
TMT (ti.mamme team)