Come spiegare ai piccoli le ostilità tra Russia ed Ucraina e le loro cause
Basta una parola o un’immagine a richiamare l’attenzione su una realtà tanto lontana dalla quotidianità da lasciare interdetti anche i bambini. Vedere loro coetanei con il volto rigato di lacrime per strada o su un pullman, accampati in luoghi di fortuna o costretti a giocare in un dormitorio improvvisato, scatena incertezza nelle menti inesperte dei bimbi, troppo piccoli per capire cosa accade, ma abbastanza intuitivi per rendersi conto che qualcosa non va. E quella parola così semplice e terrificante che ritorna nei discorsi degli adulti, pronunciata con un tono preoccupato, finisce per far paura. Guerra non è un vocabolo adatto ai bambini, e non è nemmeno un fenomeno di cui si dovrebbe parlare nel terzo millennio, in cui sono possibili altre soluzioni, mentre ci si lecca ancora le ferite provocate dalla pandemia. Eppure la Russia ha optato per quella che definisce un’operazione militare ai danni dell’Ucraina e tutto il mondo rimane con il fiato sospeso osservando gli effetti di quella che è a tutti gli effetti una guerra.
Spettatori di questa tragedia sono anche i bambini che vorrebbero chiedere tante cose per capire, ma sono talmente storditi da non riuscire a formulare tutte le domande. La recrudescenza di situazioni in atto dal 2014, anno in cui si è registrata la scelta referendaria della Crimea di annettersi alla Russia pur senza il riconoscimento internazionale, alle quali il russo Putin ha pensato di fare scacco matto scavalcando la sovranità ucraina riconoscendo l’autonomia del Donbass, hanno fatto precipitare la situazione. Ed i bambini ascoltano chiedendo aiuto per capire e non precipitare nell’angoscia e nella paura generate da un clima di allarme. In realtà quella tra Russia ed Ucraina, non è l’unica guerra in corso nel mondo, ma è quella alla ribalta in questo momento ed è utile spiegare ai piccoli cosa accade, tra promesse di negoziati e conteggio di vittime. Il concetto di guerra può essere spiegato indicando il desiderio di una Paese di prevalere su un altro, a causa del quale decide di attaccarlo dribblando la diplomazia per riuscire ad esportare la propria politica in quei luoghi.
Il conflitto tra Russia ed Ucraina può essere chiarito ai bambini eliminando gli allarmismi: dopo aver mostrato su una cartina geografica la posizione degli Stati coinvolti nelle ostilità, si può evidenziare che non ci sono evidenti segnali di un coinvolgimento concreto dei nostri territori. Le argomentazioni politiche tra i desideri dell’Ucraina di avvicinarsi all’Europa e la contrarietà del presidente russo a questi propositi rimangono difficili da capire per ogni bambino, ma i loro sentimenti possono essere condizionati dai servizi di aggiornamento in tv, dai toni accorati di giornalisti e commentatori. La loro paura deve essere stemperata evitando troppi discorsi sulla guerra ed informandoli nella misura in cui possano riuscire ad assimilare le notizie. Meglio sarebbe distrarli dalla negatività che aleggia sul presente dei Paesi coinvolti, aiutandoli a scoprire le belle ricchezze culturali che li caratterizzano, conoscendone tradizioni ed usanze, piatti tipici ed abiti tradizionali. Così da ricordare loro che dietro la bruttura di ogni guerra ci sono la storia e la vita dei popoli che devono sopravvivere.
TMT (ti.mamme team)