Saltare nelle pozzanghere e divertirsi sotto l’acqua non mette in pericolo la salute dei piccoli
Tra gli incubi delle mamme c’è sicuramente la pioggia che arriva a scombussolare un pomeriggio di gioco all’aria aperta o il programma di un weekend. Rinchiudere i bambini in casa perché fuori piove sembra essere l’unica soluzione, ma in realtà non è così necessario come si è abituate a pensare. Perché i pargoli non si ritroveranno a ballare sotto gi scrosci d’acqua come Gene Kelly nel film Singin' in the Rain, ma si divertiranno ed impareranno qualcosa di importante sulla natura. Lasciare che i pargoli si divertano sotto la pioggia, infatti, non è pericoloso per la salute (ameno che non sussistano condizioni particolarmente cagionevoli) e, al contrario, stimola le difese immunitarie grazie alla reazione dell’organismo che si adopera per combattere le eventuali aggressioni da parte di batteri. Gli stimoli che il corpo riceve dall’ambiente naturale, abituandosi a non combattere tutto, evita lo sviluppo di forme allergiche favorite da continue sterilizzazioni e scarsa vita all’aria aperta.
Il contatto con le variazioni meteorologiche, inoltre, consente ai bambini di sviluppare un senso di fiducia e la capacità di gestire le situazioni con qualsiasi condizione climatica, senza temere la natura e le sue espressioni. Avere paura di un temporale sarà improbabile se si è abituati a giocare all’aperto, sentendo in lontananza il rombo dei tuoni che preannunciano l’arrivo della pioggia sotto la quale si continua a saltellare finché non diventa scrosciante. Nella natura, infatti, è facile ritrovare un equilibrio mentale ed imparare a relazionarsi con essa, anche in condizioni poco amene e senza timori, permette anche ai più piccoli di scoprire e praticare la resilienza, ossia la capacità di gestire le difficoltà riuscendo a trarre beneficio da esse. La pioggia, proprio come la neve, non deve essere considerato un ostacolo bensì un’espressione di cambiamento che bene spiega l’alternanza delle stagioni e la possibilità di adeguarsi facilmente ad esse.
Imparare ad essere attivi e capaci di divertirsi anche sotto la pioggia, senza sentirsi a disagio, aiuta i piccoli ad abituarsi ad una vita attiva e stimolante, lontano da schermi e dispositivi tecnologici che appiattiscono fantasia e personalità. Giocare all’aria aperta in estate come in inverno, con il sole e con la pioggia, è per i pargoli una lunga e continua lezione di vita che permette loro di apprendere l’alternanza e lo scorrere delle stagioni e del tempo, imparando a riconoscere tutto ciò che c’è fuori in ogni periodo dell’anno e tornando a casa con un inspiegabile senso di benessere, tanta energia scaricata e la mente più ricca di scoperte. E se dovesse comparire qualche lineetta di febbre dopo aver saltato tutto il pomeriggio nelle pozzanghere, niente paura: è solo l’organismo che combatte i batteri. Del resto non ci si ammala per colpa della pioggia, che al massimo rivela delle difese immunitarie deboli.
TMT (ti.mamme team)