Dalle chiavi di casa alla carta di credito, così i genitori alimentano l’autonomia dei figli
Chi ha paura dell’adolescenza? Questa tappa inevitabile nella vita di ognuno rappresenta un periodo apparentemente interminabile per molti genitori che si ritrovano a convivere con piccoli estranei dalle fattezze familiari. Ragazzini che solo vagamente ricordano i bambini che erano, proiettati come sono ad intraprendere il proprio percorso di rivoluzione personale a suon di ribellioni e trasformazioni impressionanti. La reazione che questi atteggiamenti del tutto nuovi provocano nei genitori può essere di eccessiva apprensione o di giudizio imperituro: due posizioni opposte, ma ugualmente fuorvianti. Il dialogo deve rimanere, anche a costo di sforzi e sacrifici, la via da percorrere per non creare divari che rischiano di diventare insanabili. Ogni atteggiamento evidentemente contraddittorio di un figlio adolescente deve essere inteso dai genitori come una esternazione delle proprie esigenze oltre che la manifestazione di una crescita fatta anche da errori.
Guardare con fiducia ed ottimismo i propri figli adolescenti è l’unico corroborante alla pazienza ed alla resistenza di ogni genitore che in questo frangente scombussolato si interroga anche sull’opportunità di compiere i rituali di passaggio tipici dell’adolescenza. Il riconoscimento dell’età sufficiente per vedersi accreditare una certa fiducia è uno sforzo che mamma e papà devono compiere nonostante qualche comprensibile titubanza. Sarà prudente affidare le chiavi di casa a questo ragazzetto dall’insolita peluria e dalla voce strana che nasconde la sua sorpresa di crescere dietro un atteggiamento incupito? Se sia prudente non si sa, ma sicuramente è necessario. Perché dietro quel gesto c’è una sorta di investitura con la quale i genitori celebrano «l’essere abbastanza grande» del proprio figlio e gli riconoscono di essere cresciuto mentre gli concedono fiducia, mentre evidenziano le sue nuove responsabilità ed una maggiore autonomia.
In un inanellarsi di oneri ed onori il cerchio della fiducia si chiude accogliendo in sé i frutti del percorso educativo compiuto sino a quel momento. È questo, infatti, il momento in cui gli insegnamenti con i quali mamma e papà hanno cresciuto i propri figli danno i propri risultati. Ed insieme alle chiavi di casa ci sarà anche una paghetta più cospicua o persino una carta di credito a sottolineare la conquista di un’autonomia sempre più grande da parte dell’adolescente. Nessuno dice che sia facile, ma il rituale prevede una serie di fasi simili ad un passaggio di consegne mai totale che conferma la fiducia e le aspettative di ogni genitore mentre il proprio figlio conquista un posto nel mondo mugugnando i monosillabi con i quali ha cominciato ad esprimersi mentre nell’animo gli brilla la luce della soddisfazione per la fiducia di mamma e papà.
TMT (ti.mamme team)