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Il primo soccorso in caso di soffocamento è indispensabile per salvare la vita, soprattutto per i bambini
Prestare primo soccorso a qualcuno è un’esperienza importante, che emoziona anche a distanza di tempo, soprattutto se accade con il proprio figlio. Ovviamente è importante sapere cosa fare a seconda delle circostanze e bisognerà avere la prontezza di intervenire nel modo opportuno. Proprio con i più piccoli si può avere il timore di agire in maniera troppo energica ma agendo nella maniera corretta, non si arrecherà loro alcuni danni permanenti.
Uno dei rischi maggiori che corrono i bambini è quello del soffocamento, soprattutto a causa dei loro comportamenti a volte disordinati ed eccessivamente vivaci che li spingono a muoversi mentre mangiano o bevono o delle disattenzioni a causa delle quali ingeriscono piccoli oggetti. È la manovra di Heimlich l’intervento salvavita in caso di soffocamento, anche nei bambini, ed è importante saperla fare in modo corretto e repentino.
Siccome non è assolutamente piacevole doversi confrontare con una simile esperienza, è fondamentale cercare di evitarla, soprattutto evitando la disponibilità per i bambini di pile, palline, bottoni, giocattoli smontabili, caramelle, pop corn, frutta secca. Se però la situazione si concretizza e si verifica un’ostruzione completa o parziale, bisogna intervenire prontamente.
Quando il piccolo riesce a piangere ed è cosciente, l’ostruzione non è completa e consente un minimo passaggio di aria: in questo caso è bene evitare i colpi sulla schiena per evitare che il corpo estraneo possa spostarsi, mentre è opportuno invitare il piccolo a tossire forte nel tentativo di espellerlo. Quando invece l’ostruzione è completa e il piccolo non riesce a respirare, bisogna agire rapidamente perché l’insufficienza respiratoria causa arresto cardiaco in breve tempo.
A seconda che il piccolo abbia più o meno di un anno la manovra di soccorso varia. Nel primo caso bisognerà intervenire con cinque colpi tra le scapole mentre si tiene il bimbo a pancia in giù, appoggiato sulla coscia o sull’avambraccio del soccorritore, e alternare questi movimenti a compressioni toraciche da effettuare sdraiandolo supino. Se il giovanissimo malcapitato, invece, ha più di un anno si potrà effettuare la manovra di Heimlich, da alternare ai colpi tra le scapole. La manovra consiste nell'abbracciare da dietro il piccolo, poco più sopra della vita. Si forma una C con l'indice e il pollice di una mano, che tocchi la parte inferiore dello sterno e l'ombelico. L'altra mano, chiusa a pugno, va posta all'interno della C. Poi si stacca la mano che formava la C e la si usa per impugnare l'altra. Vanno quindi eseguite delle pressioni verso l'alto finché non si liberano le vie aeree.
Il procedimento deve essere eseguito in maniera corretta senza improvvisazioni per salvare la vita del piccolo. Per essere pronti a intervenire in modo corretto ed efficace è sempre consigliabile avere una buona conoscenza delle tecniche di primo soccorso, da apprendere da personale qualificato, preferibilmente durante specifici corsi di formazione.
