Come evitare il contatto con i parassiti ed eventualmente, rimediare al loro morso
Puntuali come un orologio, assieme al caldo, tornano le zecche. Questi fastidiosi insetti, parenti di acari, ragni e scorpioni, si nutrono di sangue che attingono da animali e dall’uomo. In Europa sono diffuse due specie di zecche: quelle dei boschi e quelle del cane. Entrambe vivono tra cespugli ed erba alta o tra le foglie secche. Al loro morso è legato il pericolo di trasmissione di encefalite e morbo di Lyme, se sono portatrici del germe e se rimangono attaccate all’ospite per almeno due giorni. Una zecca rimossa subito, anche se portatrice della malattia, ha poche possibilità di trasmetterla. Questi insetti sono caratterizzati da una forma tondeggiante, nella quale non si distingue la testa, e da colore scuro e per evitare di essere morsi bisogna aggirare le zone cespugliose, preferendo sentieri già battuti, evitando di sedersi o – come fanno spesso i bambini – rotolarsi nell’erba.
Alcuni accorgimenti che possono risultare utili:
Gli indumenti, preferibilmente chiari così da individuare subito la presenza degli insetti, devono coprire le gambe e braccia e devono essere spazzolati prima di rientrare in casa. Per scongiurare ogni rischio è utile controllare bene i bambini (e se stessi) e, nel caso, rimuovere subito le zecche con una pinzetta evitando di schiacciarle per non rischiare la trasmissione di germi. Un imprevisto indesiderato si verifica quando il rostro, ovvero la testa dell'insetto, rimane incastrato nella pelle provocando l’infiammazione della parte. Nel caso in cui la testa della zecca rimanga sotto pelle bisognerà provvedere all’estrazione aiutandosi con un ago sterilizzato come si fa con le spine. Sebbene sia comprensibile l’apprensione alla vista di una zecca sul corpo del proprio bambino, non bisogna lasciarsi sopraffare dall’ansia agendo con freddezza e tranquillità. Correre al pronto soccorso, per esempio, non è necessario e provvedere da soli a staccare l’insetto è davvero un’operazione che non richiede l’intervento di professionisti specifici. Solo se non ci si sente assolutamente in grado di provvedere da soli ci si può recare in ospedale.