Trovare riferimenti e sicurezze in una nuova casa può essere stressante soprattutto per i bambini.
Avete mai sentito parlare di ansia da trasloco? Qualcuna l’avrà sperimentata e sa perfettamente quanto possa essere intensa, tanto da provocare persino degli attacchi di panico. È errato, però, credere che il problema riguardi solo gli adulti visto che anche per i bambini cambiare casa rappresenta un evento particolare capace di cambiare le loro abitudini e, quindi, d'intaccare le loro certezze. Traslocare per un bambino – così come per un adulto, in realtà – significa abbandonare i propri riferimenti, i luoghi familiari ai quali sono abituati e dai quali ricavano fiducia e sicurezza perché sono per loro prevedibili. Vivere in una nuova casa rappresenta un cambiamento importante e spalanca le porte a tante novità che, se da una parte incuriosiscono ed entusiasmano, dall’altra provocano qualche insicurezza e persino un senso di smarrimento. Mamma e papà dovranno stare attenti a non trasmettere il proprio stress ai bimbi.
Come fare? Sono diversi gli aspetti da considerare a cominciare dal periodo in cui fare il trasloco. Sarà meglio evitare l’estate o il momento delle vacanze approfittando magari del periodo in cui il bambino è dai nonni o in qualche campo estivo. Per mamma e papà risulterebbe più pratico, ma i piccoli perderebbero l’occasione di vivere il cambiamento già nel suo accadere e questo sarebbe molto stressante per loro. Prima ancora di andare a vivere nella nuova casa sarà utile portare il piccolo a visitarla, mostrandogli tutti gli ambienti e indicandogli la stanza che diventerà la sua cameretta, coinvolgendolo nella nuova disposizione dei mobili e nell’arredamento dei suoi spazi privati così come in quelli che condividerà con il resto della famiglia. La prima stanza da rendere subito abitabile, inoltre, sarà proprio quella del bambino che così potrà rapidamente ritrovare i suoi punti di riferimento, come il cesto con i giochi e lo stesso lettino. Va da sé che, in concomitanza del trasloco, sarà preferibile evitare altri cambiamenti tipo l’arrivo di un fratellino o l’inizio della scuola materna, ma se questo non fosse evitabile bisognerà prestare molta attenzione a tutti i comportamenti del piccolo, prendendo nota di suoi atteggiamenti per cogliere gli eventuali disagi in modo da poter agire tempestivamente ed evitare ricadute emotive in seguito.
Comprensione e dialogo si rivelano, come sempre, fondamentali per incontrare le difficoltà del bambino e aiutarlo a superarle. Non solo: sarà fondamentale mantenere tutte le abitudini del piccolo anche nella nuova casa a cominciare dai suoi rituali quotidiani come quello del sonno, e sarà importante inserire qualche elemento nuovo per rendere l'ambiente sconosciuto, più accogliente e confortevole. Se la routine della nanna servirà a dare qualche sicurezza al piccolo, una luce notturna potrà aiutare a superare la paura per un ambiente non ancora familiare. Rispettare le esigenze emotive del bambino, alle prese con un grande cambiamento come un trasloco, è molto importante e sebbene si tratti di un’esperienza di vita che lo aiuterà a crescere, non bisogna dimenticare lo stress e la fatica fisica che essa porta con sé, inevitabilmente.