La valutazione è sempre soggettiva perché l’imprudenza può risultare molto pericolosa
La gravidanza non è una malattia e nemmeno una limitazione, siamo tutte d’accordo, ma senza dimenticare che rappresenta, comunque, una condizione particolare da non sottovalutare. Per questo, qualsiasi cosa di poco abituale si voglia fare in questo periodo, è necessario valutarla attentamente consultando il proprio medico o tenendo comunque in considerazione le proprie condizioni specifiche. Tra le attività piacevoli, ma non esattamente quotidiane ci sono le terme. Ve li ricordate i pomeriggi o i weekend, magari con le amiche, trascorsi alle terme tra bagni di vapore, massaggi ed aromaterapia? Bene, non è detto che dobbiate dimenticarli per sempre, anzi: anche durante la gravidanza potreste concedervene qualcuno a patto che la situazione personale sia ottimale e consenta di affrontare sbalzi di temperatura di aria e acqua.
In linea di massima, quindi, si può dire un bel sì alle terme in gravidanza, dopo il primo trimestre di gestazione e rispettando alcune indicazioni importanti. Nei primi tre mesi, infatti, la situazione è particolarmente delicata ed è preferibile evitare eventuali rischi. Esporsi a cambiamenti di temperatura eccessivi e repentini è da evitare assolutamente per evitare sbalzi di pressione pericolosi e controindicati in gravidanza. Durante il soggiorno alle terme bisognerà evitare bacini con temperatura dell’acqua superiore ai 38 gradi ed ambienti surriscaldati. E allora che vado a fare? In realtà anche le donne in dolce attesa possono concedersi un po’ di relax alle terme regalandosi un bagno non più lungo di un quarto d’ora in acqua sotto i 38 gradi o godendo della stimolazione circolatoria del sangue agli arti inferiori, con i percorsi caldo freddo (utili e non pericolosi perché limitati solo alle gambe).
Bere l’acqua termale, invece, è utile contro stitichezza e ritenzione idrica che spesso assillano le donne incinte. Senza esagerare con gli oli essenziali, ci si può concedere qualche massaggio leggero sulle gambe, optando soprattutto per i pacchetti pensati proprio per la gravidanza. Sempre dopo il primo trimestre anche l’idromassaggio può essere fatto con acqua moderatamente calda, per quindici minuti al massimo con i getti orientati su caviglie e gambe, cervicale e schiena, ma assolutamente non sul pancione. Per muoversi nella massima sicurezza, però, è preferibile consultare il proprio ginecologo per sapere esattamente come concedersi una piacevole giornata alle terme.