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I modi divertenti per insegnare ai bambini la tavola pitagorica
Qualunque sia il metodo scelto per insegnare le tabelline ai bambini, la difficoltà maggiore rimane quella di fargliele imparare a memoria. Se non fosse che la loro importanza è fondamentale per l’apprendimento matematico e per la vita quotidiana, ci sarebbe da chiedersi perché sia necessario lo sforzo di studiarle. Ma la risposta è custodita proprio nella loro utilità. Basti pensare, per esempio, al loro in piego nello shopping, nelle attività culinarie e, in generale, nell’organizzazione economica e pratica della quotidianità. Per dirla semplicemente, la loro importanza è pari a quella dell’alfabeto, quindi è necessario che i bambini le imparino, magari in modo divertente e, quindi, ben diverso dall’infinita e faticosa ripetizione cantilenante che serve all’acquisizione mnemonica. Le alternative più coinvolgenti, che rendono l’apprendimento più divertente ed efficace, in realtà esistono ed il sistema scolastico è sempre più incline ad utilizzarle.
Uno dei metodi più utilizzati, per esempio, è quello psicomotorio che prevede l’impiego delle mani e del corpo, largamente diffuso nelle scuole steineriane e montessoriane: tabelline imparate a tempo di marcia nelle prime ed in associazione a dei gesti nelle altre. L’apprendimento associativo, invece, deriva dal metodo analogico dell’educatore Camillo Bortolato e prevede l’associazione, appunto, delle tabelline a suoni ed immagini così da creare un’immagine mentale che ne favorisce la memorizzazione, rendendola più riconoscibile. Come sempre il gioco ben si presta anche all’apprendimento delle tabelline: battaglia navale che usa le tabelline come coordinate per intercettare le navi avversarie, cacce al tesoro da condurre con le tabelline invece che con gli indovinelli, tombola della moltiplicazione nella quale si estraggono moltiplicazioni invece dei singoli numeri.
E poi ci sono le storielle e le filastrocche da utilizzare assicurandosi che il piccolo abbia chiara il procedimento della moltiplicazione e non impari solo il testo da ripetere a memoria. Uno dei metodi alternativi più affascinanti, però, rimane il mandala della tabellina che rientra nel concetto di matematica concreta di montessoriana memoria. Come si gioca? Dopo aver piantato dieci chiodini su una tavoletta rotonda si procede passando intorno ad essi un filo colorato, scegliendo il chiodino in base alla tabellina da imparare. Per esempio, se quella da imparare è la tabellina del tre si partirà dal primo chiodino e se ne conteranno tre, girando il filo intorno al terzo chiodino, poi altri tre e così via. Dopo aver contato, si otterrà un disegno che sarà diverso a seconda della tabellina scelta ed il bambino acquisirà la corrispondenza tra il disegno ottenuto con una determinata sequenza di numeri. Un modo originale e piacevole di imparare.
