Come combattere il caro bolletta garantendo tepore ai piccoli di casa
Temperature rigide e rincari energetici non vanno sicuramente d’accordo ed a mettere in serie difficoltà i consumatori sono le bollette esorbitanti che costringono al risparmio. All’origine degli aumenti di prezzo di luce e gas ci sono i rincari sul costo delle materie prime sui mercati internazionali, iniziati a fine 2020 ed oggi diventati quasi insostenibili, tanto che per non rischiare morosità ed insolvenze molti decidono di razionare anche il riscaldamento domestico. La soluzione potrebbe far temere il disagio creato da temperature basse anche in casa, soprattutto per i bambini, ed è per questo che è importante agire in modo mirato per ottenere calore e comodità pur abbassando la temperatura del termostato. Se pensate che la soluzione per riscaldare i piccoli sia quella di imbacuccarli, siete fuori strada: questo limiterebbe solo la loro libertà di movimento ed è un rimedio da scartare anche all’esterno, senza obiezioni a suon di malanni invernali (che in realtà sono causati da virus e batteri). Caldo e freddo sono percezioni individuali e il grado di calore più confortevole per ognuno è quello che agevola il fenomeno della termoregolazione grazie alla quale la temperatura corporea rimane costante.
I bambini sono in grado di far capire se hanno freddo o caldo ed andranno assecondati con maggiore o minore copertura a seconda delle loro esigenze. Stemperare il clima domestico è possibile anche con meno ore di riscaldamento acceso e con temperature miti e non tropicali. L’importante è indossare indumenti adatti e non rimanere sempre fermi. Sentirsi infreddoliti, infatti, è una sensazione derivante dall’abitudine di trascorrere troppo tempo fermi davanti alla televisione o al computer. Certo un film sul divano da vedere con tutta la famiglia, con un plaid per coprirsi, è un passatempo piacevole che non deve essere rifiutato, ma senza esagerare con i tempi. Un ruolo fondamentale per ripararsi dal freddo anche in casa lo hanno i vestiti, a cominciare dalla cosiddetta maglia della salute un indumento molto legato alle abitudini della vicina Italia, ma efficace grazie alla logica del suo utilizzo. La maglietta, infatti, si indossa sotto gli indumenti, a diretto contatto con la pelle, può essere di lana o di cotone e ha la funzione di trattenere il calore corporeo: un’ottima cosa quando fa freddo.
Il suo utilizzo permette proprio di evitare la dispersione del calore corporeo quando le temperature sono più rigide e funziona talmente bene da dimostrarsi superflua, con conseguenze maleodoranti, quando le temperature sono più miti. L’attenzione alla scelta dei materiali dei vestiti è un altro aspetto importante per proteggere soprattutto i bambini dalle basse temperature anche in casa, durante il giorno e la notte. Le fibre di origine naturale come cotone e lana permettono una corretta traspirazione e proteggono dal freddo, ma anche i tessuti tecnici di ultima generazione sono preziosi alleati. Questi ultimi, infatti, pur essendo sintetici risultano traspiranti e vengono utilizzati con grandi benefici alle temperature più rigide e all’aperto. Da provare. Durante la notte, quando il riscaldamento domestico è del tutto spento, la temperatura si abbassa ulteriormente e bisogna favorire il buon riposo dei piccoli. È buona norma mantenere fresca o, comunque, non troppo calda, la temperatura delle camere da letto, soprattutto quelle dei bambini per i quali si consigliano sempre tutine intere e sacchi nanna per dormire comodi e con il giusto tepore. La regola della cipolla nella scelta dell’abbigliamento, comunque, vale anche in casa. Via libera, quindi, al vestiario stratificato con indumenti da togliere o mettere a seconda della personale esigenza, evitando di patire il freddo o esporsi a sbalzi termici.