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Reagire ad una diagnosi che mina anche l’autostima è possibile
Anni passati ad evitare il «rischio gravidanza» e quando si prova ad avere un bambino non arriva. E poi arriva quella che sembra una beffa del destino, una sentenza inappellabile contro la quale non si ha sempre la forza di reagire nel modo giusto, eppure la diagnosi di infertilità è un’eventualità purtroppo non rara nella vita di coppia. Quello che passa nella mente di due persone che vengono condannate a non poter procreare naturalmente può essere pesante e può generare vere e proprie crisi, capaci persino di minare la solidità di un legame che dura da tempo. La sorpresa iniziale si mischia all’incredulità mentre ci si ripete silenziosamente che non può essere vero ed il pensiero comincia ad agitarsi nella ricerca di una soluzione. La procreazione medicalmente assistita è il primo salvagente grazie al quale non annegare nello sconforto che comincia a minare la propria autostima ed il dubbio di non avere il controllo del proprio corpo e della propria vita.
Tutti i progetti fatti ad un tratto si infrangono contro la realtà e la speranza di costruire una famiglia perde consistenza, mentre prende piede il senso di colpa per tutto. Inevitabilmente le dinamiche della coppia vengono stravolte ed anche i rapporti con amici e parenti vengono condizionati dagli effetti della batosta subita. Se l’infertilità è dell’uomo, c’è il rischio di sovrapporre il problema con quello di virilità e questo fa scatenare una profonda frustrazione mescolata a rabbia nel soggetto interessato. La donna dichiarata sterile, invece, svilupperà il timore di essere lasciata dal proprio partner alla ricerca di paternità. In entrambi i casi, i rapporti sociali vengono stravolti dalla divisione tra la propria condizione di infertilità e quella di tutti gli altri che magari hanno già dei figli o ne hanno in programma. Fermare il progressivo sgretolamento di tutta un’esistenza non è impossibile ed aggrapparsi alla speranza di poter fare qualcosa è fondamentale per andare avanti continuando a vivere e non solo sopravvivere.
Mantenere la comunicazione all’interno della coppia è il primo passo per recuperare la situazione, il confronto è utile per non arrendersi e per affrontare ogni percorso che si decide di intraprendere per non rinunciare al progetto di una prole. Il sostegno di uno psicoterapeuta può risultare utile anche per chiarirsi le idee e superare le legittime paure derivanti dalla nuova realtà che si è abbattuta sulla coppia. Proprio della situazione bisogna rendersi consapevoli recuperando informazioni e decidendo con lucidità come reagire e cosa scegliere per il futuro. A questo scopo può rivelarsi d’aiuto anche il confronto con altre coppie che hanno vissuto la stessa situazione, per conoscere le soluzioni alle quali hanno fatto ricorso e capire come siano riusciti a superare i momenti bui recuperando serenità e consapevolezza, anche grazie all’accettazione della realtà. La difficoltà di una realtà così pesante come la diagnosi di infertilità è indiscutibile e ci vogliono forza e coraggio per gestirla senza perdere la speranza, ricordando che un’altra strada è sempre percorribile ed una soluzione può essere trovata. Vietato disperare.
