Dopo la pandemia da coronavirus sono aumentati i casi di sviluppo anticipato nei bambini.
L’abitudine di chiamare adolescenti anche i ragazzini di 10 anni o meno, in virtù di qualche loro atteggiamento ribelle o per manifestazioni di notevole autonomia, diventa sempre più comune pur rimanendo una definizione non sempre corretta. La pubertà precoce esiste, in effetti, ma è una condizione che si manifesta con specifici segnali di sviluppo nelle bambine sotto gli otto anni e nei bambini under nove. Premesso che un sintomo unico ed occasionale non coincide con la pubertà precoce e può essere semplicemente legato ad uno sbalzo ormonale, vediamo quali sono i segnali da osservare per riconoscere questa condizione. Comparsa di peli ascellari e pubici e del bottone mammario sono i primi segnali della pubertà che nelle ragazzine anticipano l’arrivo delle mestruazioni, senza le quali, però, non c’è motivo di preoccuparsi per una pubertà precoce. Nei maschietti, invece, oltre la comparsa dei peli, si noterà il cambiamento della voce e lo sviluppo sessuale. Tutti questi sintomi sono frutto di cambiamenti ormonali indotti soprattutto dalla ghiandola ipofisaria che stimolano ovaie e testicoli.
Un fattore che aumenta le possibilità di sviluppare la pubertà anticipata è la familiarità, quindi se la mamma ha avuto uno sviluppo precoce è più facile che accada anche alla sua prole, confermando che il fenomeno abbia origine genetica e ambientale e solo raramente disfunzionale. A riprova di questa causalità ci sono anche i dati registrati dopo la pandemia da coronavirus che hanno evidenziato un incremento di casi di pubertà precoce tra i bambini. Ad incidere sul fenomeno sono stati i cambiamenti nello stile di vita con aumento di sedentarietà, stress emotivo, eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici e scorretta alimentazione. Ma quali sono i pericoli legati alla pubertà ante tempo? Caratteristica del fenomeno, come detto, è lo sviluppo fisico prematuro determinato dagli ormoni che inducono la crescita in altezza, rischiando di arrestarla prima del suo completamento.
Da questo potrebbero scaturire problemi fisici e anche psicologici a danno dei bambini, con pesanti conseguenze anche future, a cominciare da una fertilità a rischio. Non sottovalutare i primi segnali diventa fondamentale e richiede il consulto di uno specialista, visto che non può essere sufficiente limitarsi all’osservazione della peluria comparsa e dell’altezza aumentata. Se la comparsa di questi segnali genera sospetti di pubertà precoce nei genitori, quindi, l’unica via da percorrere è quella di una visita endocrinologica che permetterà di appurare se davvero lo sviluppo dei propri figli sta avvenendo prematuramente. L’endocrinologo consiglierà gli accertamenti del caso: analisi del sangue ed ecografie che permetteranno una diagnosi corretta e se la pubertà precoce sarà acclarata, sarà sempre lo specialista ad indicare il trattamento più adeguato al paziente e alla sua problematica. L’importanza del lavoro di diagnosi e cura è evidente, visto che consentirà di provvedere al corretto sviluppo fisico del giovanissimo paziente, ma anche a quello psicologico assicurando il suo benessere interiore.