Le coppie omosessuali con prole e il concetto di omogenitorialità
Coppie con figli, formate da due individui dello stesso sesso sono definite famiglie arcobaleno e, al netto delle opinioni personali, esistono e danno vita al concetto di omogenitorialità, ossia il rapporto della coppia omosessuale con la prole. L’appellativo arcobaleno deriva dalle molteplici opzioni che possono caratterizzare il nucleo familiare e, quindi, coppia lesbica che ricorre alla autoinseminazione o alla procreazione assistita e coppie gay che realizzano il proprio desiderio genitoriale grazie alla collaborazione di una madre surrogata. In realtà nella definizione arcobaleno rientrano anche donne e uomini che formano una famiglia omosessuale dopo la presa di coscienza di una nuova identità sessuale, nella quale vengono inclusi anche i figli avuti da una precedente relazione eterosessuale.
Una famiglia arcobaleno, però, è anche la realtà di un single omosessuale che decide di diventare genitore e quella di singoli o coppie omosessuali di sesso diverso che decidono di formare una famiglia, organizzandosi come coppia eterosessuale separata, che gestisce i figli in regime affido congiunto. Superando preconcetti e avversione a loro danno, gli omosessuali che decidono di costituire una famiglia sono soggetti a doveri e possono contare su diritti, sebbene la disciplina giuridica in materia non sia uguale ovunque. In Svizzera, l’entrata in vigore del matrimonio per tutti ha consentito l’accesso alla procreazione medicalmente assistita che, oltre a eliminare le fatiche dei viaggi all’estero per la fecondazione e le lungaggini burocratiche per le adozioni, riconosce entrambe le partner genitori del neonato.
In linea più generale, dal 2018 a ogni bambino è riconosciuta legalmente la possibilità di avere genitori dello stesso sesso, favorendo così la sua tutela anche grazie alla possibilità di adozione del figlio del partner. Questa opzione, oltre a garantire la sicurezza giuridica per i bambini, a prescindere dall’identità sessuale dei propri genitori, consente un riconoscimento più vasto delle molteplici realtà familiari possibili nella società moderna. La presenza di figli nati fuori dal matrimonio omosessuale, rimane tutelata dall’adozione che, diventata effettiva, sancisce gli stessi diritti e doveri verso i bambini. Ovviamente bisogna ricordare che in una coppia omosessuale l’adozione del figlio del proprio partner può avvenire solo se l’altro genitore sia deceduto o sconosciuto, visto che non possono esserci più di due genitori legalmente riconosciuti per ogni bambino.