L’autonomia dei figli passa anche dai soldini per i loro extra
Profuma di autonomia e responsabilità quell’abitudine diffusa in molte famiglie di distribuire piccole somme di denaro ai propri figli, affinché possano gestirle al meglio e consentirsi qualche extra o, semplicemente risparmiarle in vista di obiettivi più importanti. Parliamo, ovviamente, dei soldini che costituiscono la paghetta, ovvero lo strumento grazie al quale i bambini possono imparare anche il valore delle cose e, soprattutto, di quello che più desiderano. I genitori, però, si chiedono come rendere questa abitudine corretta e utile e non una semplice tappa nella crescita dei propri pargoli. A che età, quindi, è più giusto cominciare a dare la paghetta ai figli?
Dieci, undici anni possono essere un buon momento, ma ovviamente è un’indicazione puramente teorica perché anche l’età emotiva dei piccoli è importante. Spetta quindi a mamma e papà capire se la maturità del loro piccolo è sufficiente per affidargli il compito di gestire autonomamente e responsabilmente il denaro. Anche la frequenza della paghetta è un aspetto da considerare al pari della cifra e per farlo bisogna partire, ovviamente, dalle disponibilità familiari. Qualche euro settimanalmente per iniziare, per poi aumentare e rendere mensile con i figli adolescenti, sempre in base alle loro capacità amministrative. Visto che la paghetta deve servire a pagare gli extra dei propri figli – dalle figurine alla pizza, in base all’età – la sua gestione deve essere, comunque, monitorata dagli adulti, per intervenire nel modo più idoneo.
Se i soldi vengono dati mensilmente e ci si rende conto che dopo pochi giorni son già stati spesi tutti o in gran parte, si potrà puntare su un dilazionamento (per esempio ogni dieci giorni). Un ulteriore aiuto importante per la gestione della paghetta, arriva dall’esempio offerto dai genitori nell’amministrazione delle finanze familiari. Se mamma e papà non dimostrano attenzione per il denaro e oculatezza nel suo utilizzo, anche i figli lo gestiranno con superficialità sprecandolo o non riuscendo a farselo bastare. Paghetta sì, quindi, per aiutare i bambini a conquistare autonomia, sviluppando un buon senso di responsabilità e imparando a piccoli passi il valore del denaro.