Cerca e trova immobili

ti.mammeDentizione: il mito delle collanine d’ambra

19.04.23 - 07:00
Verità e bugie sui monili di resina largamente usate per attenuare i disturbi legati alla comparsa dei dentini
depositphotos
Dentizione: il mito delle collanine d’ambra
Verità e bugie sui monili di resina largamente usate per attenuare i disturbi legati alla comparsa dei dentini

C’era una volta la collanina d’ambra per la dentizione dei pargoli, ma ora non c’è più. O meglio: esiste ancora, ma il suo mito si è inabissato in un mare di controindicazioni che ne hanno vietato la vendita nelle farmacie svizzere e francesi, e sconsigliato l’uso in Canada e negli Stati Uniti. Un tempo questo ornamento insolito, che dava ai pupetti un’aria originale da infanti dandy, aveva fama di possedere poteri benefici sul benessere dei piccoli soprattutto durante la dentizione. Si narrava, infatti, che l’acido succinico contenuto nella preziosa resina – della quale erano fatte le collanine – fosse rilasciato a contatto con il calore della pelle dei piccoli, venendo assorbito dall’organismo al quale faceva molto bene. Uno studio australiano, però, ha evidenziato l’infondatezza di tali convinzioni, smentendo l’ipotesi della capacità del calore corporeo di far sprigionare l’acido che, comunque, risulterebbe irritante per la pelle. Qual è la verità sulle collanine d’ambra spacciate come toccasana per la dentizione? L’ambra contiene davvero l’acido succinico, che viene chiamato «spirito dell’ambra» ed è all’origine dell’odore tipico che si percepisce bruciando questa resina. 

Questo acido, però, non viene a contatto con l’organismo perché il calore corporeo non è sufficiente a farlo fuoriuscire, quindi l’idea di ottenere effetti benefici dalla sua presenza è insostenibile. Le collanine di ambra rimangono, per questo, oggetti graziosi da vedere ma praticamente inutili e anzi, a seguire le indicazioni di molti pediatri, potrebbero essere persino pericolose a causa del rischio soffocamento. Quello che i medici evidenziano, infatti, è che la collanina potrebbe rimanere agganciata mentre i piccoli giocano, soffocandoli, o potrebbe rompersi rendendo le pietre che la compongono facili da essere ingoiate o inalate. Ed è proprio alla luce di queste osservazioni che l’utilizzo delle collanine d’ambra viene sconsigliato dall'American Academy of Pediatrics statunitense. Ovviamente le obiezioni alla sicurezza sono state respinte dai produttori che hanno evidenziato la presenza di chiusure di sicurezza sulle collanine, oltre ai nodini presenti sul filo per bloccare singolarmente ogni pietra, proprio per evitare che possa sfilarsi in caso di rottura. 

Mettere in guardia i genitori è doveroso, soprattutto per gli organi competenti e preposti alla salvaguardia della salute ed è per questo che l’Agenzia del farmaco americana ha ribadito la pericolosità delle collanine d’ambra in un comunicato stampa diffuso nel 2018 dopo la morte di un bambino di un anno e mezzo soffocato dalla sua collanina durante un riposino. A volte l’ipotetica possibilità di un incidente viene superata agli occhi dei genitori dalla necessità di alleviare i disturbi dei propri bambini alle prese con il processo di dentizione ed ecco spiegato l’utilizzo delle collanine d’ambra ancora diffuso. In realtà la loro utilità è facilmente sostituibile con massaggi gengivali o con l’utilizzo dei bene noti anelli da dentizione. Insomma: se proprio vi garba il vezzo della collanina d’ambra, mettetela al vostro pargolo quando è sveglio, ma non perdetelo d’occhio, ma ricordate che un asciugamano leggero con un lembo annodato tenuto nel congelatore da dare al piccolo che lo mordicchierà trovando giovamento, è più utile e sicuro.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

ZioG. 1 anno fa su tio
🤦‍♂️ ma c’é ancora chi crede a ste cose?