La pulizia quotidiana dei più piccoli è importante, ma non deve diventare maniacale
Il bebè è nato e la gioia pervade il cuore di ogni mamma che appena lascia l’ospedale e mette piede in casa con il suo fagottino profumato impatta con la realtà che l’attende. Sì va bene l’allattamento e pure le sveglie notturne, ma non dimentichiamoci della routine igienica del pargolo paffuto, una pulizia quotidiana che non deve essere trascurata e che mamma e papà devono imparare a effettuare regolarmente senza ansia. Gli inizi sono inevitabilmente titubanti soprattutto se si è alle prese con il primo figlio, ma una volta acquisita un po’ di pratica, il rituale di pulizia diventa un’ulteriore occasione di coccole. Il primo passo è quello di procurarsi prodotti specifici per neonati, adatti alla loro pelle delicata, con i quali procedere alla detersione prestando particolare attenzione soprattutto ad alcune parti del corpicino. Gambette, ascelle, retro delle orecchie e pieghe del collo, infatti, sono i posti in cui può nascondersi lo sporco e devono essere puliti semplicemente passando un batuffolo di cotone inumidito con olio vegetale e poi asciugati bene.
Nello stesso modo possono essere puliti anche gli occhi avendo cura di utilizzare batuffoli differenti per occhietto. La pulizia di cordone ombelicale e crosta lattea può destare qualche preoccupazione in più nei neogenitori, ma niente paura: tutto si può fare! La formazione della crosta lattea sulla testa dei neonati è frequente e la sua presenza richiede alcuni provvedimenti per ammorbidirla soprattutto se è spessa, poiché interferisce con la corretta traspirazione della pelle. Bisognerà ammorbidire l’area della crosta con olio per bambini e poi lavare la testa durante il bagnetto, prima di passare un pettinino a denti stretti che aiuterà a rimuoverla. Messa da parte l’idea di dover essere maniacali, per il cordone ombelicale basterà cambiare la garza che ne copre la base sulla quale potrebbe formarsi una secrezione.
Prima della caduta spontanea del moncone di cordone ombelicale è anche possibile fare il bagnetto al neonato, avendo cura di asciugare bene la parte circostante prima di ricoprirla con una garza pulita e asciutta. Eventuali secrezioni abbondanti o maleodoranti intorno alla base del cordone ombelicale possono richiedere una pulizia con disinfettante generico o con tintura madre di calendula opportunamente diluita. A proposito di bagnetto, bisogna smettere di considerarlo l’elemento cruciale dell’igiene del neonato: è importante, ma non è obbligatorio visto che sino ai tre mesi di età del pupetto può essere evitato. Il piccolo, infatti, suda poco perché non si muove - e comunque il suo sudore è ben diverso da quello degli adulti – e vive nella culla che è un ambiente pulito. Il bagnetto è possibile e può diventare un momento piacevole per il pargolo, basta addolcire l’acqua con amido di riso così da non irritare la pelle del piccolo che in quel liquido tiepido e avvolgente ritroverà il comfort dell’ambiente uterino.