La curiosità dei più piccoli è l’alleata migliore per la conoscenza libera ed emozionante
Lontano da pregiudizi e convinzioni errate, il museo è un luogo da visitare con i bambini. Prima di tutto perché ne esistono molti ricchi di fascino anche per i più piccoli e poi perché come sempre il successo di un’idea nasce nell’approccio ad essa. Quindi se si elimina l’avvicinamento didattico, per lasciar spazio a quello ludico, andare al museo diventa un’attività divertente – oltre che interessante – anche per i più piccoli. Gli esperti sono concordi nell’indicare i quatto o cinque anni come età giusta per avviare le esplorazioni museali dei pargoli: è questa, infatti, la fase in cui sprizzano desiderio di conoscenza da tutti i pori e sono privi di qualsiasi condizionamento estetico, aspetto che facilita il libero avvicinamento anche all’arte in tutte le sue forme. Ovviamente spetterà ai genitori o a qualsiasi adulto accompagnatore liberare la visita al museo dalla pesantezza didattica per rendere l’esperienza piacevole e dinamica. I bambini (e non solo loro!) Preferiscono farsi rapire da una conoscenza entusiasmante, invece di seguire distratti una visita guidata con informazioni ripetute a cantilena illustrando un’opera dopo l’altra. E allora, via libera alla fruizione interattiva del museo che, messo da parte il nozionismo, lascia spazio alle interpretazioni fantasiose capaci di creare apprendimento e ricordo piacevoli.
Come organizzarsi al meglio? si può cominciare con una simulazione domestica con i disegni e i lavoretti fatti dai bambini disposti in modo da poter essere ammirati, in una vera e propria esposizione che aiuta a creare un’atmosfera particolare, contemporaneamente suggestiva e ricca di curiosità. Tra le opere in esposizione nel museo che si decide di visitare se ne può scegliere qualcuna da mostrare anticipatamente ai piccoli visitatori, proponendo loro di riprodurla per poi confrontarla con l’originale durante la visita. Scelto il museo da scoprire, che potrà essere anche dedicato espressamente ai piccoli, ci si potrà dedicare all’esplorazione delle sale espositive seguendo un percorso coinvolgente, utile a stimolare la curiosità e l’interesse dei bambini. Semplici filastrocche o fiabe inventate potranno essere associate alla contemplazione delle opere, mentre davanti a quadri molto ricchi di particolari si potrà stimolare l’attenzione dei pargoli invogliandoli a trovare particolari elementi presenti nella raffigurazione. Un altro modo per mantenere viva l’attenzione dei giovanissimi visitatori è quello di stabilire ad inizio percorso un numero di soggetti da individuare in ogni dipinto e confrontarsi per ammirarli. Anche la Svizzera è ricca di musei dedicati alla famiglia e visitarli è quasi obbligatorio, magari organizzando una gita.
Scopriamone qualcuno da visitare approfittando delle vacanze estive:
A Baden c’è il Museo svizzero dei bambini, con una mostra permanente di giocattoli ed una speciale a tema che cambia ogni anno;
A Lugano c’è il Museo in Erba che accanto alle esposizioni, offre laboratori creativi;
a Zurigo c’è WOW, il Museo delle illusioni ricco di effetti ottici in grado di sovvertire la realtà;
a Ginevra c’è il Museo di storia naturale interamente dedicato a quello che riguarda la natura con ricostruzioni a misura di bambino;
a Basilea c’è Cartoonmuseum dove si possono anche organizzare feste di compleanno con laboratori a tema;
a Berna c’è il Museo della comunicazione dove lo scoiattolo Ratatösk accompagna i bambini a scoprire tutti gli strumenti di trasmissione, dal codice Morse alle moderne chat.
Da non dimenticare anche il Planetario di Kreuzlingen, sul lago di Costanza, dove effettuare un viaggio nello spazio, e l’Alimentarium di Vevey, in cui scoprire le caratteristiche dei cibi ed i loro effetti sull’organismo.